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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2014
 
   
  BILANCIO PROCURA SUI CONTROLLI COMMERCIO CINESE IN PROVINCIA DI PADOVA. ZAIA: “ATTIVITA’ BENEMERITA DEI CC E DELLA PROCURA MA RISCHIA DI NON PRODURRE EFFETTI SE LABORATORI SPARISCONO PRIMA DEL SEQUESTRO. VANNO TROVATE SOLUZIONI CERTE A MONTE, A LIVELLO GIURIDICO ”

 
   
  Venezia, 8 ottobre 2014 - “Vanno trovate, e subito, soluzioni giuridiche diverse da quelle attuali per contrastare con qualche efficacia l’insopportabile fenomeno dell’illegalità cinese. Sennò assisteremo sempre ad un copia e incolla spuntato dell’illegalità che non sa, perché non può, fermare queste attività irregolari e sleali”. Lo afferma il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia in relazione al quadro fornito dalla procura di Padova sui controlli dei carabinieri sui capannoni gestiti dai cinesi in tutto il territorio della provincia di Padova. “Le forze dell’ordine e la Procura di Padova - sottolinea il Presidente veneto - si sono dimostrate molto capaci e incisive nella loro immediata azione di contrasto dell’illegalità provocata dai laboratori cinesi irregolari dove il rispetto delle regole e dei diritti è completamente sconosciuto. Rinnovo i complimenti agli uomini e alle donne dei carabinieri e a tutte le forze coinvolte per lo straordinario lavoro svolto. Ma loro stessi evidenziano che dopo i blitz sparisce tutto, le tracce dei laboratori e delle attività illegali si volatilizzano come per incanto impedendo così di fatto i sequestri e la continuazione del percorso di legge. Ci si trova con un pugno di mosche in mano. E’ inaccettabile. – conclude Zaia. Servono punizione certe che sconsiglino la reiterazione dei reati, sennò siamo presi in giro e dopo l’umiliazione subiamo anche la beffa”.  
   
 

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