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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2014
 
   
  MARE NOSTRUM, ZAIA, “OGNI GIORNO PEGGIO. STA PER ARRIVARE IL MOMENTO DI AZIONI ECLATANTI PER SMUOVERE EUROPA MATRIGNA E GOVERNO IMBELLE”

 
   
  Venezia, 8 ottobre 2014 - “Un’europa matrigna, egoista, lei sì razzista, un Governo nazionale imbelle e succube di Bruxelles e di Berlino, una esodo epocale che sta arricchendo i mercanti di uomini senza che nessuno muova un dito; una diplomazia internazionale colpevolmente immobile. E qui da noi, sui territori, Mare Nostrum continua a scaricare essere umani trattati come bestie, ormai ora dopo ora, con i Prefetti che non riescono più a dissimulare il loro imbarazzo, Sindaci spesso nemmeno informati, nessuna organizzazione a monte, rischi e pericoli sanitari per i migranti e i residenti, senza contare i fantasmi che spariscono in poche ore e chissà dove sono e cosa fanno. Ora basta, sta arrivando il momento delle azioni eclatanti”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia torna ad intervenire sul problema dei migranti di Mare Nostrum che continuano ad essere inviati a centinaia in Veneto e sulle sempre più gravi difficoltà che stano spingendo sempre più territori e Comuni a lanciare veri e propri allarmi e a negare, anche con atti formali, la disponibilità di altri posti per l’accoglienza. “Se ci fosse un briciolo di seria solidarietà europea e il minimo sindacale di autorevolezza di Renzi & C. – attacca Zaia – un tavolo europeo di solidarietà, nel quale ogni Paese si faccia parte diligente nel farsi carico del problema per quota parte, potrebbe essere attivato in poche ore e produrre risultati in pochi giorni. Ma non lo fanno, perché dai loro lussuosi scranni a Bruxelles o Strasburgo si deve fare molta fatica a percepire la realtà”. “ E allora può servire che siamo noi a fargliela toccare con mano. Non vorrei essere costretto – annuncia Zaia – ad offrire a 100, 200, 300 profughi un viaggio a Bruxelles in pullman a nostre spese e portarli davanti ai palazzi del buorosauro, senza più muoverci finchè un tedesco, un austriaco, un francese, un polacco, un cipriota o chiunque altro appartenente a questa grande famiglia di parenti serpenti che è l’Europa, non verrà a vedere con i propri occhi di cosa parliamo e non si siederà a un tavolo per dividerci, da veri fratelli solidali, il dovere dell’accoglienza”. “Non è una minaccia – conclude Zaia – è la carta della disperazione che siamo pronti a giocare in proprio se il governo di Roma continuerà ad essere ostaggio di Merkel & C. Che, dopo averci messi in ginocchio con le loro follie finanziarie, ci stanno dando il colpo di grazia lasciandoci soli ad affrontare un esodo epocale”.  
   
 

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