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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2014
 
   
  PMI ANCE: LE PMI DELLE COSTRUZIONI PER INTERNAZIONALIZZARSI HANNO BISOGNO DI MAGGIORE SUPPORTO DAL MONDO BANCARIO. BENE L´APERTURA DI CALENDA

 
   
  Foggia, 9 ottobre 2014 - I dati del rapporto sulla presenza nel mondo delle imprese italiane del settore sottolineano come il fatturato delle imprese di costruzioni italiane all´estero è più che triplicato in meno di dieci anni, con una produzione aumentata dell´8,6% e un portafoglio arricchito di 319 lavori, per 17 miliardi di euro "In un momento in cui l´economia italiana del mercato delle costruzioni si regge, per larga parte, sulla domanda estera è fondamentale che Governo e Parlamento si impegnino nel supportare le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, che operano nei mercati internazionali così come fanno le istituzioni negli altri paesi del G8 ed è fondamentale che la Sace e l´Ice siano in prima linea al nostro fianco. In quest´ottica abbiamo accolto con piacere le dichiarazioni del Vice Ministro Carlo Calenda". E´ questo il commento del Presidente Gruppo Pmi estero dell´Ance nazionale Gerardo Biancofiore al Rapporto 2014 dell´Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo presentato questa mattina a Roma al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella sede di Villa Madama, in un evento a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Michele Valensise, il presidente dell´Ance Paolo Buzzetti, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Vice Presidente dell’Ance Giandomenico Ghella ed Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Lapo Pistelli. “Come ha ribadito oggi il presidente dell´Ance Paolo Buzzetti - continua Biancofiore - siamo al sesto-settimo anno di crisi e per il 2015 non ci sono segnali che facciano intravedere una svolta. Il mercato interno langue, con le imprese di costruzioni che hanno registrato un calo dell´attività del 7,2% tra il 2004 e il 2013, mentre va decisamente meglio quello estero, aumentato addirittura del 206%. Il fatturato delle imprese di costruzioni italiane all´estero è più che triplicato in meno di dieci anni, con una produzione aumentata dell´8,6% e un portafoglio arricchito di 319 lavori, per 17 miliardi di euro.” "Il mercato estero - continua Biancofiore - sta assumendo un ruolo sempre più centrale per le imprese di costruzioni italiane. L’incidenza dell’export sul continua a crescere. Buona parte dei ricavi d’oltre confine sono realizzati dalle principali 20 imprese nazionali, ma non bisogna dimenticare che il settore delle costruzioni è costituito da una miriade di piccole imprese. L´ance sta investendo per sostenere con strumenti e azioni adeguate le Pmi di costruzioni e per coinvolgerle nelle operazioni internazionali. Per aprirsi al mercato globale le imprese hanno bisogno, tuttavia, di strutturarsi al loro interno. Fondamentale è lo strumento dell’aggregazione tra imprese. Alle istituzioni chiediamo maggiore flessibilità, semplificazione e tempi più rapidi per accelerare i processi di cooperazione tra le Pmi, con misure a grande impatto. Occorre snellire e velocizzare le procedure burocratiche, presupposto perché le nostre Pmi possano essere competitive sul mercato globale. La maggior parte dei nostri competitor dei paesi occidentali e anche alcuni paesi emergenti possono contare su un’agenzia per il credito dotata di risorse sufficienti a coprire il rischio, sia politico che commerciale, garantendo così le commesse estere. E’ tempo che l’Italia si doti di un analogo strumento”.  
   
 

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