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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2014
 
   
  INTERVENTO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO ALLA CONFERENZA AD ALTO LIVELLO SULL´OCCUPAZIONE IN EUROPA

 
   
   Milano, 9 ottobre 2014 - Buonasera. Vorrei ringraziare il Primo Ministro Renzi per ospitare questa conferenza, la terza di questo tipo in poco più di un anno. Essa mostra la determinazione dell´Ue di convincere la gente - soprattutto i giovani - nel mondo del lavoro e per dare loro una speranza per il futuro. L´incontro arriva in un momento delicato per l´Europa. Grazie agli sforzi compiuti per ridurre i debiti, riformare le nostre economie ed estendere la solidarietà ai paesi in difficoltà, siamo riusciti a ripristinare la stabilità in Europa. E questo non è stato un piccolo successo. Ricordate che qualche tempo fa, le persone sono state scommettendo sulla Grecia di uscire dall´euro, per l´implosione dell´euro, sulla disintegrazione generale dell´Unione europea. Abbiamo confermato la resilienza dell´Unione europea. Abbiamo praticamente riusciti a ripristinare la stabilità. Ma non abbiamo ancora vinto la battaglia per la crescita. Solo attraverso una crescita sostenibile potremo risolvere la crisi di posti di lavoro. La realtà è che la crescita in Europa è debole e irregolare. La realtà è che ci sono differenze molto importanti tra gli Stati membri. E se c´è una cosa in comune a quelli che sono meglio oggi è che stavano spingendo per le riforme strutturali con maggiore determinazione. Quindi il mio primo messaggio di oggi è stato molto chiaro: se si vuole avere più occupazione in Europa, andare avanti con le riforme strutturali, in modo che le nostre economie diventano più competitive, in modo che le nostre aziende non devono delocalizzare in altre parti del mondo, perché scoprono che c´è un ambiente migliore lì. Ecco perché mi sono congratulato con il Primo Ministro Renzi, molto sinceramente, per la legge Jobs sta promuovendo. Crediamo che va molto nella giusta direzione. C´è molto che gli Stati membri possono fare al loro livello, perché, come sapete, la politica occupazionale, secondo i nostri trattati, è di competenza nazionale: le riforme del mercato del lavoro, dei sistemi di istruzione, formazione, riforme dei sistemi fiscali che stanno mettendo un fardello troppo pesante sul lavoro, le riforme della pubblica amministrazione, riforma dei servizi per l´impiego. E molto sta accadendo, anche se è irregolare. C´è anche quello che possiamo fare a livello europeo. Come sapete, abbiamo adottato alcune decisioni importanti in passato. Ho informato il vertice oggi circa l´attuazione di tali misure. Abbiamo creato la garanzia per i giovani. Tutti i paesi si sono impegnati per la garanzia per i giovani. E abbiamo adottato l´iniziativa per l´occupazione giovanile, che è quello di investire circa € 6400000000 nel 2014 e 2015 Finora, a 800 milioni di € spesi, sostenendo 830.000 persone entro la fine di questi anni. Solo due paesi hanno creato un programma operativo speciale dedicato: la Francia e l´Italia. Essi sono, infatti, responsabili del 25% dell´iniziativa occupazione giovanile. Penso che molto di più si può fare. Dobbiamo accelerare questo programma. E ´vero che le norme adottate nell´Unione europea non sono molto flessibili in questa materia. Spero che i governi europei sono d´accordo - non solo di questo, ma anche per il quadro finanziario pluriennale, il nostro bilancio - su una maggiore flessibilità. Non possiamo avere un bilancio che ha cifre molto importanti per gli investimenti che non siamo in grado di investire perché c´è troppa rigidità nel bilancio. E voglio ricordare che questo bilancio è 1000000000000 € per sette anni, ed è lo strumento più importante che abbiamo oggi a livello europeo per gli investimenti. Questo è il mio messaggio. Dobbiamo guardare a tutti questi aspetti, non solo uno, a livello nazionale ed a livello europeo. Penso che questo incontro abbia raggiunto tale obiettivo: mantenere l´attenzione sulla questione, per chiarire la nostra determinazione per le riforme strutturali, in modo da poter affrontare una delle sfide più importanti d´Europa, il drammatico problema della disoccupazione giovanile e della disoccupazione in generale, che rimane troppo forte nelle nostre economie. Grazie.  
   
 

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