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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2014
 
   
  RECORD DI RICHIESTE DI ACCESSO AI DOCUMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 
   
  Bruxelles, 9 ottobre 2014 - Dall’ultima relazione annuale sull’accesso pubblico ai documenti, adottata ieri, risulta che nel 2013 la Commissione europea ha gestito un numero record di richieste di accesso ai documenti: ben 6 525, l’8,5% in più rispetto alle 6 014 del 2012. Si tratta di un aumento esponenziale rispetto alle appena 450 richieste pervenute nel 2001, anno di entrata in vigore delle norme attuali. La Commissione gestisce il doppio delle richieste rispetto al Consiglio e al Parlamento europeo insieme e concede l’accesso ai documenti in quattro casi su cinque. Nel 2013 sono stati aggiunti altri 20 108 documenti al registro pubblico, un aumento del 12% rispetto ai 17 940 documenti inseriti nel 2012. Il vicepresidente Maroš Šefčovič ha dichiarato: “In qualità di Commissario per l’amministrazione e le relazioni interistituzionali, mi sta particolarmente a cuore la promozione della trasparenza, ambito in cui l’accesso ai documenti riveste un’importanza fondamentale. Sono lieto di constatare che i cittadini si avvalgono sempre più spesso di questo importante strumento.” Nel 2013, come nel 2012, il Segretariato generale e la Dg Salute e consumatori hanno ricevuto il numero più alto di richieste iniziali (rispettivamente il 13,88% e l’8,26% delle richieste totali). Il primato è ancora una volta del Belgio (che è passato dal 21,85% al 24,23% delle richieste totali), con la Germania al secondo posto (12,96%). In un numero limitato di casi, definiti dalla legislazione (regolamento (Ce) n. 1049/2001), la Commissione può rifiutare l’accesso a un documento. Come negli anni precedenti, il motivo più ricorrente alla base di un simile rifiuto è stato la tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagine e di revisione contabile. Ciò testimonia come molte domande riguardino un interesse privato specifico piuttosto che un interesse pubblico generale. Tra coloro che richiedono documenti che li riguardano direttamente, ma che spesso non possono essere resi accessibili senza danneggiare gli interessi legittimi di un’altra persona fisica o giuridica, figurano in particolare i denuncianti nei procedimenti di infrazione, i concorrenti o le presunte vittime di comportamenti anticoncorrenziali.  
   
 

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