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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2014
 
   
  LA RICERCA UE AIUTA I PISCICOLTORI A DIVENTARE PIÙ COMPETITIVI

 
   
  L´acquacoltura può ridurre il ricorso alle catture di pesci selvatici, in un momento in cui molte specie sono minacciate dalla pesca eccessiva per l´aumento della domanda mondiale. La piscicoltura (o acquacoltura) consente di diminuire la pressione sugli stock selvatici al punto che oggi la metà del pesce consumato nel mondo proviene dagli allevamenti. Ma si può fare di più per aumentare l´efficienza di questo settore, che in Europa conta circa 80 000 addetti. Aumentando la produzione sostenibile ed ecologica, la piscicoltura può contribuire a ridurre ulteriormente la pressione sugli stock ittici selvatici in Europa. Per questo il progetto Aquaexcel, finanziato dall´Unione europea, sta mettendo in contatto fra loro specialisti in acquacoltura di tutta Europa per svolgere ricerche che aiutino i piscicoltori a migliorare la loro competitività, a tutto vantaggio delle economie costiere. "Questo progetto sta sviluppando nuovi metodi e strumenti a favore di una ricerca più efficiente sotto il profilo dei costi, applicabile al comparto dell´acquacoltura," ha dichiarato il coordinatore di Aquaexcel Marc Vandeputte, ricercatore in genetica dei pesci presso l´Institut national de la recherche agronomique (Inra) in Francia. Aquaexcel apre ai ricercatori dell´Ue e dei paesi associati l´accesso a centri di ricerca e a risorse sull´acquacoltura di altissimo livello: siti di sperimentazione, banche di dati genomiche e sistemi di imaging. Aquaexcel si adopera anche per favorire la partecipazione a progetti congiunti dei migliori scienziati attivi nell´Ue e in diversi altri paesi, promuovendo così l´eccellenza nella ricerca. Alcuni progetti, ad esempio, hanno verificato la possibilità di sostituire la farina e l´olio di pesce con ingredienti alternativi quali l´olio di nocciola, la farina di insetti e le microalghe. Un altro esempio sono gli studi sulle modalità con cui i pesci assimilano gli alimenti. Si cerca di controllare meglio il tenore di grasso e la consistenza della carne per migliorarne la qualità, diminuendo anche le quantità di risorse utilizzate negli allevamenti e riducendo l´inquinamento dell´ambiente locale. Aquaexcel lavora anche per armonizzare e standardizzare le risorse per la ricerca in Europa, ad esempio sviluppando modelli ittici e metodi sperimentali che aiutano gli scienziati a coordinare le loro ricerche. Il progetto sta avanzando con l´uso delle cosiddette "linee isogeniche" per salmone, carpa, spigola e trota. Gruppi geneticamente identici di una determinata specie ittica consentono agli scienziati di replicare più facilmente i loro esperimenti. Trote isogeniche sono state prodotte in un impianto sperimentale di piscicoltura di Aquaexcel gestito dall´Inra vicino a Brest (Francia). Ricercatori dell´Università di Wageningen nei Paesi Bassi stanno utilizzando questi pesci isogenici per studiarne il metabolismo. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "L´ue da tempo vede la ricerca nell´acquacoltura come un fattore essenziale per lo sviluppo delle zone costiere e periferiche e una maniera per migliorare la qualità nel rispetto del benessere animale e dell´ambiente. Il nuovo programma Orizzonte 2020 continuerà a investire in questo ambito di ricerca e innovazione". Contesto Aquaexcel è stato finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Unione europea per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2007-2013). Il progetto, la cui conclusione è prevista per il febbraio 2015, ha ricevuto 9,2 milioni di euro in finanziamenti dell´Unione europea. I suoi 17 partecipanti (istituti di ricerca, università e organizzazioni di acquacoltura) provengono da Belgio, Repubblica ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Regno Unito. Il 1° gennaio 2014 l´Unione europea ha varato un nuovo programma per la ricerca e l´innovazione, Orizzonte 2020, con una copertura di circa 80 miliardi di euro, che saranno investiti nei prossimi sette anni in progetti di ricerca e innovazione in grado di sostenere la competitività economica dell´Europa e ampliare le frontiere del sapere umano. Il bilancio Ue per la ricerca mira in gran parte a migliorare le condizioni di vita dei cittadini in settori come la sanità, l´ambiente, i trasporti, l´alimentazione e l´energia. I partenariati di ricerca con l´industria farmaceutica, aerospaziale, automobilistica ed elettronica promuovono a loro volta gli investimenti del settore privato a sostegno della crescita futura e della creazione di posti di lavoro altamente qualificati. Orizzonte 2020 intensificherà ulteriormente l´impegno a tradurre grandi idee in prodotti, processi e servizi commercializzabili.  
   
 

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