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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2014
 
   
  REGIONE TOSCANA, COWORKING: AL VIA LE DOMANDE PER I LAVORATORI CHE CONDIVIDONO SPAZI E SERVIZI PARTE LA FASE OPERATIVA DI UNA SPERIMENTAZIONE, CHE RIENTRA FRA LE AZIONI DI GIOVANISÌ, PER AIUTARE I LAVORATORI, IN PARTICOLARE GIOVANI MA NON SOLO, AD AFFACCIARSI NEL MERCATO CONTENENDO I COSTI E L´INVESTIMENTO INIZIALE.

 
   
  Firenze, 14 ottobre 2014 - Coworking al via in Toscana. Con l´avviso pubblico per la presentazione delle domande dei soggetti fornitori di servizi, parte la fase operativa di una sperimentazione, che rientra fra le azioni di Giovanisì, per aiutare i lavoratori, in particolare giovani ma non solo, ad affacciarsi nel mercato contenendo i costi e l´investimento iniziale. Cos´è il coworking Condividere attrezzature, connessioni a banda larga o wi-fi, spazi fisici per ottimizzare risorse e usufruire di utili opportunità di scambio di conoscenze, contatti, professionalità. Tutto questo è il co-working, un modo di lavorare molto diffuso all´estero, che permette ai professionisti, in particolare giovani, di di affacciarsi nel mondo del lavoro contenendo i costi e l´investimento iniziale. Un progetto in due fasi Per sostenere questa opportunità la giunta regionale, su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, ha approvato una delibera che detta gli indirizzi per la costruzione di un elenco qualificato di soggetti fornitori di co-working in Toscana e per l´assegnazione di voucher a favore, in particolare, di giovani toscani, che desiderano entrare in uno dei co-working presenti nell´elenco. "L´obiettivo di questa innovativa organizzazione del lavoro - spiega l´assessore - è quello di consentire l´inserimento nel mercato del lavoro e l´avvio di attività autoimprenditoriali e professionali, in particolare dei giovani, fornendo loro strumenti per fronteggiare i cambiamenti del mercato. Oltre ad essere un modo per favorire l´emergere di talenti e competenze, in molti casi in campi innovativi e destinati a rendere più dinamico il mercato, questa sperimentazione vuole anche sostenere figure professionali, in particolare giovani, che spesso sono escluse da latre forme di protezione sociale e faticano ad accedere agli strumenti del credito. Per questo, oltre a riconoscere formalmente il coworking come modalità di organizzazione del lavoro, la Regione agevolerà attraverso voucher i giovani che vogliono inserirsi in una realtà di co-working in Toscana". Per ora si parte in via sperimentale grazie a due bandi. Con il primo, consultabile da oggi, si costituisce l´elenco qualificato dei soggetti fornitori di servizi coworking in Toscana . Con un secondo avviso, verranno in seguito messi a disposizione i voucher individuali, cioè contributi a favore di giovani toscani che intendono entrare in una delle realtà inserite nell´elenco. L´avviso che sarà sul Burt dal prossimo mercoledì e, come si è detto, da oggi visibile su Giovanisì, specifica i requisiti che devono avere i soggetti per l´inserimento nell´elenco, come, fra l´altro, essere iscritti nel registro delle imprese con sede operativa in Toscana che abbiano inserito fra le attività, appunto, il co-working, essere una struttura che condivide spazi fisici, attrezzature, sistemi informativi, servizi, avere accesso a banda larga o wi-fi. La domanda La domanda può essere presentata a partire dal 16 ottobre e fino al 30 settembre 2015. L´elenco dei fornitori qualificati di coworking verrà costituito e pubblicato entro la fine del mese successivo a quello in cui è avvenuta le presentazione. L´elenco verrà poi aggiornato mensilmente con l´aggiunta di eventuali nuove imprese o la cancellazione di altre.  
   
 

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