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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2014
 
   
  ROSSI: "REGIONE TOSCANA AMICHEVOLE CON IMPRENDITORI CHE INVESTONO E CREANO LAVORO"

 
   
  Firenze 15 ottobre 2014 - "Il messaggio conclusivo è che la Regione c´è, è un punto di riferimento, ed è possibile provare a risolvere insieme i problemi". Così si è espresso il presidente Enrico Rossi al termine di una mattinata nella sede fiorentina di Confindustria, dedicata a interventi e incontri sul tema "Una Toscana attrattiva per far ripartire l´Italia" e organizzata dalla Regione e da Confindustria Toscana. Interventi e approfondimenti sono stati conclusi da una doppia intervista al presidente Rossi e a Leonardo Pieraccioni, condotta da Francesco Giorgino. "Abbiamo fatto due cose importanti che aveva promesso – ha aggiunto Rossi – La prima è l´anticipazione dei bandi europei, l´altra è la riforma della formazione, che tutti gli imprenditori mi hanno sollecitato. Sarà un colpo di timone che ci darà soddisfazioni". Il finale della "riunione di condominio" - così Pieraccioni ha scherzosamente definito il lungo l´evento – ha riservato non pochi spunti. Presidente – ha esordito Giorgino – che ci fa oggi lei qui, con i "padroni". "Per la verità ci troviamo con loro periodicamente – ha replicato Rossi – Oggi mi è piaciuto molto ascoltare Ferruccio Ferragamo, così orgoglioso della propria storia familiare e personale. Nei confronti della sinistra di questa regione ho più o meno lo stesso sentimento, ne sono orgoglioso, e così mi sono definito un comunista democratico della Toscana. Conosco gli imprenditori. Tanti anni fa, a Pontedera, andavano orgogliosi di aver fatto la Vespa un anno prima della Lambretta. Ritengo l´industria manifatturiera una presenza fondamentale e mi considero alleato e fratello di quegli imprenditori che gli utili li reinvestono per fare produzione e per dare lavoro. Meno di quelli che magari hanno fatto fallimento e sono ricchi come prima". Secondo Rossi la competitività Toscana, che anche il Financial Times ha confermato di recente, si deve anche alla scelta della Regione di creare un ufficio unico, una tavolo a cui ha chiamato le imprese intenzionate ad investire. Questo ha dato alla Toscana credibilità e affidabilità, e risultati concreti come nel caso Ikea. "La presidenza della Regione – ha spiegato – ha un atteggiamento amichevole verso chi investe. Così ci si fa un buon nome". Insieme a Pieraccioni Rossi ha affrontato il tema della costa: "Toscana è meravigliosa – ha detto il regista, che si è detto disponibile a girare uno spot promozionale e ha auspicato un rilancio dell´attività della Film commission - ma le nostre coste hanno grandi avversari, nel Salento, in Puglia, in Sardegna, e vanno promosse in maniera intelligente". "Abbiamo bisogno di muovere le acque sulla costa – ha ammesso il presidente Rossi - A Viareggio finanziamo il Carnevale, mettiamo soldi anche per il Pucciniano. Però bisogna che anche gli imprenditori un po´ si muovano. Ci siamo seduti sulla sabbia, bisogna ricominciare a correre". La Francigena resa tutta percorribile e messa in sicurezza rappresenta per Rossi una operazione importante, grazie alla quale ora si parla di un pezzo di Toscana meno sotto gli occhi di tutti. "Ma a quale turismo puntiamo? – si è interrogato - di massa o di qualità? Anche Firenze dovrebbe fare questa riflessione. Per la convegnistica poi non disponiamo di strutture adeguate. Su questo terreno si stanno candidando due città, Firenze con il polo grandi eventi e Pisa con la cittadella aeroportuale. Due iniziative che vanno supportate e che possono convivere". Non poteva mancare un riferimento al Piano Paesaggistico. "C´è una discussione aperta – ha concluso Rossi – Semplicemente fare il Piano rappresenta un fattore di competitività. Si discute, ci sono stati malintesi. Noi ci poniamo come alleati del mondo dell´agricoltura e anzi nel piano consentiamo il recupero a fini produttivi di terreni abbandonati. In questi giorni sono stato nel Chianti: se continuiamo a fare come si sta facendo in questa zona sarà un trionfo. Quanto alle cave di marmo anche su questo tema troveremo un punto di equilibrio. Il marmo "tira" e noi siamo interessati che si lavori più a Carrara e che questa ricchezza dia più lavoro a questa terra".  
   
 

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