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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Aprile 2007
 
   
  ACCORDO MINISTERO-POSTE ITALIANE PER GLI UFFICI DI MONTAGNA LA REGIONE PIEMONTE OTTIENE L´IMPEGNO A GARANTIRE E SVILUPPARE IL SERVIZI NEI PICCOLI COMUNI

 
   
  Torino, 2 aprile 2007 - Poste italiane modificherà il programma di rimodulazione degli orari e dei servizi degli uffici postali nei piccoli comuni del Piemonte e s’impegna a garantire un buon livello del servizio anche attraverso nuove offerte ai cittadini. E’ quanto emerge da una bozza d’accordo siglata tra il Ministero delle Comunicazioni e Poste italiane, che hanno avviato un tavolo di confronto sul problema dei servizi postali nei piccoli comuni di montagna. Un atto che rafforza gli obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno 2006 tra Regione Piemonte e direzione regionale di Poste italiane. “Siamo molto soddisfatti – commenta l’assessore alla montagna, Bruna Sibille -, attendevamo questa notizia che abbiamo sollecitato, in molte occasioni, anche attraverso un personale incontro, negli scorsi mesi, con il ministro Gentiloni, al quale aveva partecipato anche la presidente Bresso. Dalla prima bozza d’accordo, che attendiamo venga formalizzata al più presto, abbiamo finalmente alcuni punti di riferimento certi che orientano la trattativa condotta da Regione e comuni con la direzione regionale delle Poste nella ridefinizione degli orari di apertura al pubblico degli uffici e sui nuovi servizi da attivare. “Archiviamo dunque- conclude Sibille - i timori per le chiusure degli uffici, paure che avevano animato le discussioni negli scorsi mesi, e possiamo sperare di garantire ai nostri cittadini una certezza del servizio anche in zone molto decentrate e scarsamente abitate”. La bozza d’intesa sottoscritta da Ministero e Poste italiane, che ora dovrà diventerà oggetto di un formale protocollo d’intesa, indica infatti alcuni punti fermi nella ristrutturazione del servizio obbligando le Poste a: 1. Modificare il programma di rimodulazione degli uffici postali nei piccoli comuni, trasmesso al Ministero delle comunicazioni nel novembre 2006, e impegnarsi a garantire, per i 79 uffici postali piemontesi che rimangono ancora interessati al programma di rimodulazione, un’apertura minima settimanale di 3 giorni per un totale di almeno 18 ore. 2. Garantire il servizio di recapito postale in tutti i comuni montani per sei giorni settimanali per un totale di 36 ore settimanali. 3. Predisporre, d’intesa con i comuni e con la Regione, un piano di distribuzione Atm (macchine che offrono vari servizi automatizzati come bancomat, accettazione raccomandate ecc. ) al fine di garantire la continuità del servizio anche nelle giornate di chiusura degli sportelli postali, assicurando la fruizione dei servizi ad elevato valore sociale, come il pagamento delle pensioni alle popolazioni anziane. L’utilizzo del servizio automatico è previsto che potrà essere garantito sia attraverso una manutenzione regolare delle attrezzature sia attraverso l’assistenza del personale comunale preventivamente sottoposto a un numero adeguato di ore di formazione da parte di Poste italiane. 4. Valorizzare il servizio erogato nei piccoli comuni attraverso attività quali, ad esempio, la consegna e la distribuzione di plichi contenenti documenti, referti, medicinali ed altri generi. Per l’erogazione di tali servizi, ad alto contenuto sociale, Poste s’impegna a prevedere accordi specifici sulla base delle esigenze di ciascun territorio, come per altro già avviato sperimentalmente in alcune realtà piemontesi. .  
   
 

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