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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2014
 
   
  ASSESSORA BOLZANO: “LA RIFORMA DELLA SANITÀ ALTOATESINA È NECESSARIA”

 
   
   Bolzano, 20 ottobre 2014 - L’assessora Stocker ha presentato il 16 ottobre, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Widmann, un riassunto di quanto emerso dai numerosi incontri, che ha avuto nella ultime settimane in merito alle “Linee guida dell’assistenza sanitaria in Alto Adige 2020”, con i collaboratori della sanità nei Comprensori, nei 7 ospedali provinciali, con i partner sociali e le associazioni. L´assessora alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha iniziato la conferenza stampa odierna sottolineando che "Vi è consenso sulla necessità di realizzare una riforma, ma per quanto riguarda i singoli aspetti della sua realizzazione le opinioni, in parte, sono ancora divergenti". Nelle ultime settimane l´assessora ha compiuto una serie di visite per illustrare agli operatori del settore le Linee guida dell´assistenza sanitaria in Alto Adige 2020 negli ospedali di Bolzano, Bressanone, Vipiteno, Brunico, San Candido, Merano e Silandro. Si sono svolti, inoltre, incontri con i partner sociali ed i rappresentanti delle associazioni dei pazienti. Questo contatto diretto è servito per ascoltare in loco le opinioni degli operatori del settore in merito al pacchetto di riforme e per inserire eventuali proposte nel progetto. Gli ambiti di intervento della riforma riguardano essenzialmente tre settori: il rafforzamento dell´assistenza sanitaria di prossimità sul territorio, la realizzazione di un modello a struttura differenziata (Stufenmodell) dell´assistenza sanitaria nell´ambito ospedaliero e la creazione di una struttura amministrativa, nonché di una organizzazione aziendale unitaria. Coerentemente con questo modello tutte le strutture sanitarie devono essere in rete tra loro, devono essere inoltre ottimizzati i processi e le prestazioni, la riduzione dei costi e l´efficienza devono essere valorizzate attraverso un sistema di incentivazione e laddove possibile devono anche essere prodotti introiti. "Nel corso dei miei numerosi colloqui e discussioni ho sempre potuto costatare che vi è un ampio consenso sul fatto che dobbiamo adottare delle misure se vogliamo essere in grado di poter finanziare, anche in futuro, l´alto livello della sanità pubblica. Ho trovato un sostegno pressoché unanime riguardo alla riorganizzazione del territorio, riguardo al miglioramento delle procedure e delle prestazioni, così come in merito alla riforma amministrativa" ha dichiarato l´assessora Stocker ed ha quindi affermato di essere riuscita, in breve tempo, ad elaborare un progetto chiaramente delineato per la riforma sanitaria provinciale. "Sono in molti ad aver collaborato alla definizione di questo progetto, soprattutto esperti della pratica clinica e collaboratori di tutti i comprensori con una notevole esperienza in tutti i settori. Ma sono confluite nel progetto anche proposte ed idee che ci sono pervenute via e-mail sia da parte dei collaboratori che della popolazione. Il fatto che la proposta di realizzare un modello che prevede sette ospedali strutturati secondo un modello differenziato nel campo dell´assistenza clinica avrebbe portato a divergenze di opinione era prevedibile ed anche inevitabile. Vi sono opinioni diverse, soprattutto in merito a dove debbano essere offerte in futuro determinate prestazioni" afferma l´assessora Stocker. Inoltre dagli incontri è emerso con chiarezza che le sfide da affrontare sono state identificate con precisione e che vi è la necessità di una adeguamento delle offerte sotto il profilo dei contenuti. Vi sono desideri diversi però in merito a quali cambiamenti concreti debbano essere realizzati prioritariamente. "La discussione pubblica si è concentrata quasi esclusivamente sulla chiusura dei reparti di neonatalità negli ospedali più piccoli. Le linee di sviluppo della sanità provinciale che abbiamo elaborato contengono però un vero e proprio pacchetto di misure e la questione sulla presenza dei reparti neonatali sul territorio è solamente un aspetto. Capisco che proprio riguardo a questo tema siano legate forti reazioni emozionali da parte della popolazione, ma proprio in questo ambito ci troviamo con le mani legate, dato che ci dobbiamo attenere agli obiettivi fissati a livello nazionale" rileva l´assessora Stocker. "Sono impegnata inoltre a far sì che non s´instauri l´impressione errata che con la riforma la periferia venga svantaggiata rispetto ai centri. Il progetto contiene invece la creazione di un vero e proprio network, nell´ambito del quale a tutti gli ospedali viene attribuito un ruolo chiaramente definito. Gli ospedali comprensoriali e di base vengono considerati come un´unità e contribuiscono, attraverso la collaborazione tra le varie strutture e la specializzazione locale, ad un sistema sanitario complessivamente più efficiente a favore della popolazione. È prevista anche una serie di misure per l´ospedale provinciale di Bolzano" precisa l´assessora. Nel complesso le Linee guida dell´assistenza sanitaria in Alto Adige mirano a ridurre gli aumenti dei costi della sanità previsti per i prossimi anni. Solo considerando i costanti aumenti dei prezzi si calcola per la Provincia di Bolzano, sino al 2020, un maggiore esborso di 120 milioni di euro per la sanità. "Grazie al progetto che abbiamo presentato prevediamo di essere in grado di ridurre questo aumento al massimo alla metà e di poter quindi sviluppare nuovi servizi che da tempo sono stati rinviati. Se non riusciremo in questo sforzo corriamo il rischio che il nostro sistema sanitario, che funziona bene e del quale siamo giustamente orgogliosi, tra breve non sia più finanziabile. D´altro canto non voglio trovarmi nelle condizioni di dover spiegare alle future generazioni perché non abbiamo fatto nulla per andare in controtendenza, sinché c´era la possibilità per farlo. Solo in questo modo possiamo garantire che anche i nostri figli possano usufruire di un sistema sanitario che sia almeno all´altezza di quello attuale" sottolinea l´assessora Stocker. In conclusione l´assessora ha delineato gli ulteriori passi che intende intraprendere: in questi giorni i direttori dei Comprensori sanitari saranno incaricati di organizzare degli incontri con rappresentanti dei Comuni e dei Comprensori, per elaborare assieme alcune proposte strutturate per il risparmio dei costi e la riorganizzazione. In questo ambito si dovrà tener conto della finanziabilità, degli standard di sicurezza e di qualità così come del quadro giuridico. Le proposte dovranno quindi essere presentate entro il 24 novembre. L´analisi e la valutazione delle proposte richiederà un certo tempo, cosicché si può prevedere che una presentazione dei risultati potrà essere effettuata entro la fine dell´anno. Il 22 ottobre avrà luogo un incontro a Roma dell´assessora Martha Stocker con la ministra della sanità Beatrice Lorenzin. Nel corso dell´incontro si parlerà degli obiettivi della "spending review", della riduzione dei posti letto richiesta dal 2012 e del riconoscimento della formazione specialistica dei medici e della prevista chiusura dei reparti neonatali, per chiarire, ancora una volta, se eventualmente sia possibile trovare in questo settore una regolamentazione straordinaria per l´Alto Adige. A metà novembre il professor Alberto Pasdera è stato invitato a presentare i contenuti della sua ricerca e del suo modello di banca dati per i costi standard negli ospedali altoatesini. A fine novembre (presumibilmente il 27 o il 28) è prevista inoltre un´audizione in Consiglio provinciale, nel corso della quale verranno presentato nuovamente i dati ed i fatti relativi alla riforma e verranno inoltre illustrati in maniera più precisa anche esempi ed esperienze maturate nelle regioni limitrofe.  
   
 

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