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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2014
 
   
  MARONI: LEGGE DI STABILITÀ PENALIZZA REGIONI VIRTUOSE

 
   
  Cernobbio/co. 20 ottobre 2014 - "La Legge di Stabilità penalizza le Regioni virtuose, questo sì. È giusto ridurre la spesa pubblica: va bene. 4 miliardi per le Regioni: va bene. Purché siano applicati i costi standard e le Regioni virtuose non siano penalizzate. Parlo per la Lombardia. Così com´è la manovra prevede un taglio per la Regione di 930 milioni di euro. Vuol dire chiudere 10 ospedali, alzare i ticket, alzare l´Irpef, non fare più investimenti. Non è giusto. Bisogna intervenire, applicando i costi standard per ridurre gli sprechi laddove ci sono. Questa è la sfida che io lancio a Renzi". L´ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni a margine del Forum Coldiretti. "Passiamo da 4 a 5 miliardi? D´accordo - ha proseguito -. Però guardando in ogni Regione dove si fa meglio la spesa e io sono pronto a dimostrare, per esempio, che la spesa sanitaria è un´eccellenza. Se tutte le Regioni applicassero il sistema di spesa pubblica della sanità della Lombardia se ne risparmierebbero più di 4 di miliardi. Se invece rimarrà così la Legge di Stabilità saremmo costretti a chiudere degli ospedali. Purtroppo. Lo dico con rammarico, ma sarà così". La Sfida Dei Costi Standard - "Se il Governo ci taglia 930 milioni di euro e io devo alzare i ticket e l´Irpef - ha sottolineato il presidente -, lui diminuisce le tasse con i soldi nostri. La sfida è un´altra: applichiamo i costi standard. Andiamo a vedere in dieci capitoli, su dieci terreni: la sanità, il welfare, i trasporti, l´ambiente, le infrastrutture, il sostegno alle imprese qual è la Regione che fa meglio, spende meglio i soldi pubblici, spende meno per fare risultati di eccellenza e applichiamo quel modello ovunque. Così si risparmiano i soldi, non solo, ma si fa un servizio utile ai cittadini senza mortificare le Regioni virtuose". "Chi stimolo ho io a fare sempre più, sempre meglio se poi questo si traduce in un taglio dei trasferimenti? Non ha senso". Governo Ha Cancellato Accordo Luglio Su Costi Standard In Sanità "La cosa paradossale è che avevamo già cominciato ad applicare i costi standard. Nel luglio di quest´anno avevamo fatto un accordo Governo e Regioni in applicazione dei costi standard in sanità. Grazie a questo accordo, Regione Lombardia guadagnò 500 milioni di euro proprio perché siamo bravi a spendere. Adesso questo è stato totalmente cancellato con un colpo di spugna. Quindi i costi standard sono già stati applicati, questa legge li cancella e ritorna al passato", ha aggiunto il presidente Roberto Maroni. "Con questa legge - ha spiegato il presidente - abbiamo un taglio in Lombardia di 930 milioni di euro, di cui 730 milioni in sanità. Tagliare 730 milioni in una sanità che è già ridotta all´osso garantendo gli stessi servizi perché non possiamo che fare questo vuol dire non investire più nelle strutture e quindi ridurre le strutture". Maroni:strategia Di Renzi È Cancellare Regioni "Sì, io penso che la strategia di Renzi sia quella di cancellare quella che De Rita chiama la società di margine, i corpi intermedi, le Regioni danno fastidio, le Regioni che spendono bene e Renzi vuole ricentralizzare tutto per governare tutto da Roma". L´ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni a margine del Forum Coldiretti a Cernobbio (Como). "È un´operazione di neocentralismo - ha aggiunto - che io voglio contrastare dicendo raccolgo la sfida, tagliamo i costi, ma applichiamo i costi standard. Le Regioni virtuose e chi governa bene viene premiato e quelle spendaccione che spendono male vengono penalizzate. Allora ha senso, sennò è fare un massacro". L´ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Un Salto Indietro - "Come si può - ha spiegato il presidente Maroni - passare sopra le Regioni? Basta riportare le Regioni come erano negli anni Settanta, quando c´era di fatto un commissario di governo che governava e il Consiglio regionale era una formalità, approvava le leggi, ma solo il Prefetto, il commissario governativo le promulgava e faceva quello che fanno oggi le Regioni". "Questo è lo schema - ha continuato -mi pare, molto insidioso, che si basa sull´assunto demagogico che le Regioni sono centri di spreco. Le Regioni sono centri di spesa. Alcune, come la Lombardia, spesa virtuosa. Qui non ci sono sprechi, quindi andiamo ad analizzare Regione per Regione dove ci sono gli sprechi e dove ci sono le spese da ridurre. Altrimenti i tagli lineari come questi, che ci penalizzano, sono assolutamente iniqui e io ho il dovere di dire ai cittadini che se passa questa legge in Lombardia dovremo chiudere gli ospedali". Lombardia E Sicilia - "La Lombardia ha 3.000 dipendenti con 10 milioni di abitanti, la Sicilia, con metà degli abitanti, ha 30.000 dipendenti pubblici. Ha senso? Cominciamo a intervenire lì, allora sì io ci sto. Altrimenti io non faccio il killer delle Regioni, dell´istituto Regione, ed è quello che alla fine Renzi vuole. Io sono convinto di questo". Un Muro Da Far Cadere - "Il muro non l´abbiamo alzato noi, ma il Governo - ha rimarcato Maroni -. Io ero abituato, quando facevo il ministro, che quando c´era la Finanziaria, prima discutevi con le Regioni, facevi le proposte e poi mettevi in Finanziaria, qui ci siamo trovati noi un muro da scalare. Una legge che dice: a luglio abbiamo fatto un accordo per la sanità che questa legge cancella unilateralmente. Eh, più muro di così non lo so io. È caduto il muro di Berlino, vediamo di fare cadere quello di Roma. Noi siamo disponibili, ma il muro ce l´hanno costruito loro". "Io, per parte mia - ha concluso il residente Maroni -, non sono disponibile a dire ai cittadini lombardi abbiamo governato bene, abbiamo ridotto la spesa, abbiamo fatto sacrifici enormi, tagliato il debito e adesso il risultato qual è? Che vi devo alzare il ticket, alzare l´Irpef e chiudere gli ospedali. Io non sono disponibile".  
   
 

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