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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Ottobre 2014
 
   
  ‘DDL´ EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI; ASSESSORE UMBRIA A TAVOLO ALLEANZA: "PROVVEDIMENTO ORGANICO A STRATEGIA ENERGETICA REGIONALE"

 
   
  Perugia, 27 ottobre 2014 - "Centrare gli obiettivi regionali e nazionali per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, incrementare l´efficienza energetica e diminuire le concentrazioni di inquinanti in atmosfera": sono queste – ha detto l´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti – le principali finalità del disegno di legge regionale per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti di climatizzazione e per il miglioramento della qualità dell´aria, su cui 23 ottobre si è svolta la partecipazione nell´ambito del competente Tavolo tematico dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. "Si tratta della prima legge della Regione Umbria in materia di energia – ha detto l‘assessore - che parte già con una dotazione finanziaria certa per il 2015, risorse proprie del bilancio regionale, che serviranno per utilizzare al meglio i fondi della nuova programmazione 2014-2020, accanto ad altri strumenti finanziari, come fondi rotativi e contratti di rendimento energetico. Il provvedimento si articola in un quadro organico di interventi allineati alla strategia energetica regionale, di cui rappresenta uno strumento attuativo, e al Piano regionale della qualità dell´aria, in quanto la produzione di energia è strettamente legata alle emissioni inquinanti in atmosfera. La disciplina prevede un pacchetto di misure che riqualificano da un punto di vista energetico il patrimonio edilizio esistente, responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas climalteranti, e soprattutto del patrimonio pubblico, particolarmente energivoro. Oltre il 40% del consumo finale di energia – ha ricordato Rometti - è infatti imputabile al settore edilizio, seguito dai trasporti, 32%, e dal settore industriale, 28%. Negli edifici residenziali almeno il 68% dei consumi energetici è dovuto al riscaldamento degli ambienti, l´11% alla produzione dell´acqua calda sanitaria, il 5% per usi cucina, e circa il 16% per usi elettrici, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento. I dati ci dimostrano che non è sufficiente produrre energia dalle rinnovabili per riequilibrare il sistema secondo i dettami europei e nazionali, ma occorre intervenire sull´efficienza energetica per ridurre i consumi, gli sprechi e salvaguardare l´ambiente. Spetterà agli enti locali, alle agenzie regionali e alle aziende sanitarie e ospedaliere formulare proposte di intervento di miglioramento della prestazione energetica degli edifici pubblici compresi nell´inventario regionale appositamente costituito". "La Regione adotterà il programma di interventi sulla base delle risorse disponibili, principalmente le risorse che saranno allocate sul nuovo Asse Energia del Por-fesr 2014-2020 (circa 30 milioni, il 40% dell´intero Asse, il 21,5% dell´intero Fesr). I provvedimenti e gli interventi finora messi in campo dalla Regione – ha proseguito l´assessore - hanno fatto guadagnare all´Umbria, secondo le imprese, il secondo posto a livello nazionale dopo il Trentino. Il ddl presentato oggi, e che intendiamo approvare prima della fine della legislatura, rappresenta uno strumento importante anche per le politiche energetiche regionali dei prossimi anni e costituisce la declinazione pratica di una nuova cultura in materia ambientale legata ad una concezione innovativa di sviluppo". Entrando nel merito del provvedimento, la prima parte del "ddl" regionale affronta il tema della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, sia sul versante pubblico che su quello privato. È prevista la realizzazione di un Piano d´azione regionale dove siano definiti gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici. Per quanto riguarda il settore dell´edilizia pubblica viene istituito il Catasto regionale degli immobili ad uso pubblico, con le indicazioni sulle caratteristiche energetiche di base di ciascun fabbricato, sulla base del quale verrà poi definito, ogni anno, il "Programma regionale per la realizzazione di interventi di miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici pubblici". Il programma potrà contare, visto il taglio delle risorse per il settore, su forme di finanziamento alternative, anche derivanti da privati, attraverso l´attivazione di contratti di rendimento energetico e sistemi di finanziamento tramite terzi, o rendendo "riutilizzabili" le limitate risorse pubbliche attraverso l´istituzione di un Fondo rotativo. Un gruppo di articoli introduce una serie di misure per diffondere nella pratica edilizia alcune soluzioni di efficienza energetica. Nella predisposizione degli strumenti di pianificazione urbana e territoriale è invece previsto l´utilizzo di sistemi centralizzati di tipo cogenerativo, estremamente efficienti dal punto di vista della prestazione energetica. Viene poi posta attenzione allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento prevedendo che gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione importante devono obbligatoriamente essere predisposti per il collegamento alla rete, qualora sia presente, o prevista, nelle vicinanze. Il tema degli Attestati di Prestazione Energetica (Ape) è affrontato introducendo per tutti i certificatori l´obbligo di rilasciare l´attestato esclusivamente attraverso la procedura informatica online predisposta dalla Regione. L´adozione di questa procedura automatizzata, oltre a semplificare per l´utente le fase di trasmissione dell´attestato all´autorità regionale, consente anche la costituzione automatica del "Catasto regionale degli attestati di prestazione energetica degli edifici" dove vengono raccolti i dati energetici relativi a tutti gli edifici certificati. Anche sugli impianti termici, il disegno di legge regionale introduce processi di informatizzazione delle procedure. Quali autorità competenti in materia di esercizio e manutenzione degli impianti, vengono individuate le nuove Province. Il costo dell´attività ispettiva, pianificata sulla base dei criteri di priorità individuati dalla Giunta regionale, è a carico del responsabile dell´impianto solo qualora questi non abbia provveduto ad effettuare regolarmente le attività di controllo sull´efficienza degli impianti termici. A copertura dei costi necessari per il Catasto unico e del Catasto degli "Ape" e di quelli sostenuti per gli accertamenti e le attività ispettive, il contributo previsto a carico dei responsabili degli impianti (l´attuale bollino) è fissato in 15 euro, mentre viene previsto un contributo di 5 euro da versarsi in occasione del caricamento, da parte dei tecnici, degli Attestati di prestazione energetica sulla piattaforma regionale. La Regione si impegna a promuovere attività di formazione e aggiornamento dei tecnici e azioni di sensibilizzazione e comunicazione nei confronti dei cittadini, con particolare riferimento all´utilizzo di sistemi a biomassa ad alta efficienza nelle aree dove si registrano superamenti delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera.  
   
 

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