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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Ottobre 2014
 
   
  LEGGE STABILITA’: ZAIA A VERTICE REGIONI CON RENZI, “PASSATA LINEA DEL VENETO SUI COSTI STANDARD. ORA TUTTI AL LAVORO E CHI SGARRA PAGHERA’. NOI ACCETTIAMO LA SFIDA. HO CHIESTO AL PREMIER DI IMPORSI OPE LEGIS SE QUALCHE REGIONE NON CI STA”

 
   
  Venezia 27 ottobre 2014 - “Il nostro obiettivo numero uno, i costi standard come criterio basilare per razionalizzare la spesa pubblica, è stato raggiunto. Ora tutti, le Regioni al loro interno e Renzi per la parte che compete ai costi della Pubblica Amministrazione a cominciare dai Ministeri, devono fare la loro parte. Il problema non è trovare 4 miliardi, è come farlo senza colpire le Regioni virtuose. Con i costi standard se ne possono trovare anche di più. Il Veneto è pronto e ha dimostrato che così si possono risparmiare anche 30 miliardi l’anno. Chi si opporrà o non farà il suo dovere dovrà assumersi anche le responsabilità”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia il 23 ottobre commentando, all’uscita, gli esiti dell’incontro Governo-regioni sulla legge di stabilità. “Sono assolutamente d’accordo sul taglio di 18 miliardi tasse ai cittadini e alle imprese – ha aggiunto Zaia – anzi, se ne possono trovare anche di più raschiando le spese irrazionali o improduttive e, nel farlo, utilizzando i costi standard. Abbiamo una società qualificata come la Soge che li ha determinati chiaramente. Tutto è pronto, ora si parta”. “Renzi ci ha garantito che entro fine anno sarà pronto il panorama di costi, e tagli, degli apparati centrali dello Stato – ha aggiunto Zaia – e non dubito che le Regioni faranno altrettanto determinando le loro azioni di risparmio sulla base dei costi standard. Ne sono così convinto – ha aggiunto – che ho chiesto a Renzi di intervenire d’autorità, ope legis, se qualcuno si tirerà indietro. Il Veneto, che sui costi standard ha costruito una sua battaglia storica, è pronto”. “Se per caso, invece, dovesse riapparire la logica dei tagli lineari – ha ammonito Zaia – ho detto chiaro al Premier che ci opporremo con tutte le nostre forze perché ci sarebbe il rischio concreto di mandare in rovina le Regioni virtuose, e questo non conviene a nessuno, nemmeno a Renzi, che su queste deve invece fare affidamento come esempi da seguire per tutti”. Zaia ha anche riferito di aver chiesto, nell’incontro di stamane, “risposte alle necessità che hanno le regioni di poter intervenire concretamente su vari aspetti migliorabili”. “Ad esempio – ha detto – dobbiamo poter dismettere senza pastoie burocratiche e legislative tutti i beni, ville, alberghi, valli da pesca, che sono un patrimonio improduttivo e non coerente con le nostre finalità istituzionali; dobbiamo poter gestire con più flessibilità il personale usandolo dove serve per il bene della collettività mentre adesso non possiamo nemmeno cacciare un dirigente infedele che si è comportato in modo illecito; dobbiamo avere poteri forti e poca burocrazia per poter intervenire sul dissesto idrogeologico che provoca enormi costi ogni anno; dobbiamo essere in grado di intervenire anche con poteri commissariali nella razionalizzazione delle società partecipate. Noi in Veneto l’abbiamo fatto, ma ci è voluta una legge e tempi lunghi mentre si può far presto e bene”. Tornando ai costi standard, Zaia ha concluso sottolineando che essi sono “una sfida per le Regioni ma anche per il Governo che ha tanto da tagliare in casa sua. Il Veneto l’accetta senza se e senza ma attende che lo stesso facciano tutti gli altri”.  
   
 

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