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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Ottobre 2014
 
   
  TRENTO: PEDIATRIA E CARDIOLOGIA INSIEME PER I PICCOLI PAZIENTI

 
   
  Trento, 27 ottobre 2014 - Presentata il 23 ottobre, nella sede dell’Apss, l’attività del primo e unico ambulatorio integrato di aritmologia pediatrica della provincia di Trento, il punto di riferimento per i piccoli pazienti con problematiche del ritmo cardiaco. «Sono fiero di presentare questo servizio – ha detto in apertura di conferenza stampa Luciano Flor, direttore generale dell’Apss – che completa l’offerta per l’area pediatrica e ha ricadute reali e positive sulla presa in carico dei bambini cardiopatici. Un’importante tappa resa possibile grazie al lavoro di professionisti di due specialità diverse, a dimostrazione che il confronto e il lavoro in rete, anche nella cura di queste patologie, può essere vincente perché ci consente fornire le risposte più appropriate ad un problema di salute». È intervenuta poi Annunziata Di Palma, direttore dell’unità operativa di pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Trento: «Sono contenta – ha detto Di Palma – di presentare questo ambulatorio dove la pediatria si apre alle sottospecialità, in particolare verso la cardiologia pediatrica, per fornire un’assistenza capace di affrontare i modo interdisciplinare i problemi dei bambini con patologie cardiache. In questo progetto gli specialisti si scambiano informazioni e competenze mediche, avvalendosi anche del supporto di tecnologie avanzate che hanno un ruolo importante per questa fascia di età, poiché consentono di poter eseguire esami in modo poco invasivo. Garantire cure di qualità in età pediatrica significa rendere questi pazienti adulti autosufficienti e ciò costituisce motivo di orgoglio e di forza per il nostro ambulatorio e per l’Apss in generale. La collaborazione tra le diverse unità operative ha consentito la presa in carico di quelle famiglie affette da malattie aritmiche su base genetica in cui sono coinvolti sia i bambini sia gli adulti permettendo la prevenzione nei soggetti asintomatici». Giulio Porcedda, pediatra responsabile dell’ambulatorio integrato di aritmologia pediatrica, ha poi illustrato l’organizzazione dell’attività che afferisce all’Unità operativa di pediatria dell’ospedale di Trento. «Il servizio – ha detto Porcedda – segue pazienti di età compresa tra zero e i sedici anni con presunte aritmie ed ha competenza su tutta la provincia di Trento. L’attività è organizzata in modo tale da prevedere la mia presenza costante e la collaborazione di due cardiologi elettrofisiologi: il dottor Maurizio Del Greco, direttore dell’unità operativa di cardiologia dell’ospedale di Rovereto e il dottor Massimiliano Marini dell’unità operativa di cardiologia dell’ospedale di Trento. L’ambulatorio si trova si via Paolo Orsi ed è una struttura di secondo livello. L’arruolamento dei pazienti si svolge nell’ambito dell’ambulatorio cardiologico pediatrico generale, con prenotazione al Cup, in seguito alla richiesta di prima valutazione da parte del pediatra di libera scelta, del medico di medicina generale o di un altro specialista. In questa fase iniziale l’ambulatorio è aperto almeno quattro volte al mese ed ha risultati paragonabili ai grandi centri italiani. Durante le sedute i pazienti possono effettuare la visita cardiologica pediatrica, l’elettrocardiogramma e l’ecografia cardiaca. Nell’ambulatorio sono inoltre presi in carico per il follow up i piccoli pazienti con diagnosi di aritmie su base genetica e i bambini portatori di pacemaker e defibrillatori. I casi vengono discussi collegialmente tra i diversi specialisti per un miglior inquadramento diagnostico e terapeutico. Vengono inoltre impiegate tecnologie avanzate e moderni sistemi di monitoraggio attraverso i quali i pazienti sono seguiti anche al domicilio: mi riferisco al servizio di telemedicina, che permette il controllo Ecg direttamente a casa e sono selezionati i pazienti che necessitano di studio elettrofisiologico e di eventuale ablazione trans catetere. Queste procedure sono svolte dalle Unità operative di cardiologia di Trento e di Rovereto utilizzando le più moderne apparecchiature di mappaggio elettroanatomico che permettono ridurre fino a zero dell’utilizzo di radiazioni». Anche i due direttori delle unità operative di cardiologia di Trento e di Rovereto, Roberto Bonmassari e Maurizio Del Greco, hanno messo in rilievo la forte sinergia tra specialità che caratterizza l’attività dell’ambulatorio e si sono detti molto orgogliosi dell’ottimo rapporto di collaborazione e dei primi risultati raggiunti dall’équipe. In conclusione di conferenza stampa l’assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re ha posto l’accento sui tratti distintivi e qualificanti del servizio individuando nella possibilità di diagnosi precoce e nella multidisciplinarietà i punti di forza dell’attività. L’assessora ha inoltre sottolineato che questo servizio provinciale è collocato in un unico centro, non per tagliare o togliere risorse, ma per fornire una risposta di qualità ai bisogni di salute dei pazienti in considerazione della forte componente di specializzazione e di integrazione necessarie. I bambini sono il futuro e un investimento di salute su di loro è un importante tassello di quanto si sta portano avanti in provincia di Trento.  
   
 

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