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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Ottobre 2014
 
   
  AGROALIMENTARE: FVG, ACCELERARE PROCESSI DI AGGREGAZIONE

 
   
  Udine - "Piccolo?, non è più bello" ed i dati illustrati il 24 ottobre a Confindustria Udine lo confermano. Tiene, cresce anche, seppure in modo "frenato", il fatturato dell´agroindustriale del Nord Italia, dalla Liguria al Veneto (dati primo semestre 2014 forniti da Friuladria Crédit Agricole e Community Media Research). Soffre, tantissimo, invece, come ha osservato il vicepresidente della Regione ed assessore alle Risorse agricole, Sergio Bolzonello, l´industria agroalimentare del Friuli Venezia Giulia - con un saldo attestato al meno 27,6 per cento in fatturato rispetto all´analogo periodo 2013 -: un sistema Fvg caratterizzato da dimensioni aziendali ridotte. Infatti, sempre secondo le cifre presentate oggi nel capoluogo friulano, è in calo il fatturato delle aziende "sotto i 9 addetti" e "tra i 10 ed i 19" (rispettivamente -10,3 p.C. E -3,5 p.C.); si incrementa quello tra i 20 e i 49 addetti (+5,9 p.C.) e sopra i 50 addetti (+9,8 p.C.), in tutte le regioni settentrionali italiane. Ed allora la ricetta per un´industria agroalimentare Fvg quantomeno affaticata non può che essere, come ha indicato Bolzonello, "l´accelerazione dei processi di aggregazione ed una sempre maggiore attenzione ad altri mercati, non solo a quello domestico, altrimenti ci condanniamo alla stagnazione". "I numeri per il Friuli Venezia Giulia sono negativi, senza se e senza ma - ha affermato il vicepresidente - a parte il settore del prosciutto e delle barbatelle: dobbiamo riconoscere che il settore dell´agroalimentare in regione è proprio maturo". Se questa è la ricetta, lo strumento per invertire il trend è rappresentato, oggi, dal nuovo Psr ´14-20, il Piano di sviluppo rurale Fvg per il quale si attendono notizie già nei prossimi giorni da Bruxelles. "Con il nuovo Psr puntiamo a finanziare progetti di filiera e di condivisione e processi di aggregazione in campo agroalimentare. Anche per questo motivo la Regione ha fatto la scelta di allocare a bando nel primo triennio di programmazione il 65-75 per cento delle risorse disponibili, riservandoci per i successivi tre anni di impegnare i restanti fondi, sulla base dei risultati in precedenza conseguiti". Ricevute le prime risposte dalle autorità comunitarie (teoricamente dovevano giungere entro lo scorso 22 ottobre), "si aprirà la contrattazione Regione-ue", ha indicato Bolzonello. La discussione sul Psr si svilupperà in Consiglio regionale a gennaio e "riteniamo di poter aprire i bandi del nuovo Psr tra marzo ed aprile".  
   
 

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