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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2014
 
   
  NUOVA STRATEGIA EUROPEA DELLA MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, FRATTURA: SEMPRE PIÙ PROTAGONISTI CON I NOSTRI MARI

 
   
  Campobasso - "L´adozione della nuova strategia europea della Macroregione adriatico-ionica, Eusair, è l´atteso riconoscimento da parte del Consiglio europeo di un lungo percorso intrapreso dal basso per la costruzione di processi di cooperazione e integrazione. Oggi da Bruxelles il prodomo fondamentale per nuove e importanti prospettive allargate". Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, presidente dell´Euroregione adriatico-ionica, esprime soddisfazione per la decisione sull´Eusair assunta dai 28 capi di Stato e di Governo dell´Ue. "Gli Stati nazionali, con il ruolo chiave del nostro Governo - prosegue Frattura -, hanno sancito la validità di un progetto europeo che nelle regioni in particolare ha da subito trovato il suo perno centrale e operativo. Fondamentale l´impegno speso in questi anni da tutte le realtà transfrontaliere che nei mari Adriatico e Ionico ritrovano non solo l´elemento di comunione geografica e storica, ma anche e soprattutto il medium e il luogo giusti per sviluppare progetti di crescita economica, occupazionale, culturale e sociale. A credere fin dal primo momento nell´importanza di un atto politico che comprendesse le linee di guida per uno sviluppo dell´area c´è stata la nostra Euroregione adriatico-ionica: per questo la decisione di Bruxelles ci coinvolge e ci fa sentire oggi tra i protagonisti della costituzione di un modello unico per le future iniziative in aree marittime di grandi prospettive". La strategia include, oltre l´Italia, Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia, con 13 regioni italiane coinvolte: Molise, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Umbria. "In questo straordinario bacino segnato dai due mari - conclude il presidente Frattura -, si gettano le basi per sostenere 70 milioni di cittadini nella costruzione di un futuro allargato, alla base del quale si pongono la cooperazione, l´integrazione, la pace e la crescita".  
   
 

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