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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Ottobre 2014
 
   
  FVG, RICERCA: CONSIDERARE ESIGENZE TERRITORIO CAMBIATO DA CRISI

 
   
  Udine, 29 ottobre 2014 - "E´ fondamentale evitare la sovrapposizione degli strumenti e dei progetti di ricerca, rafforzare la rete degli enti d´eccellenza, intensificare i rapporti a livello internazionale e promuovere la collaborazione tra i parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia Giulia in considerazione delle esigenze provenienti dal territorio, che la crisi ha profondamente cambiato". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Ricerca, Loredana Panariti, a Udine al convegno "Verso una strategia regionale della ricerca", nell´ambito del quale sono stati presentati i risultati del "Libro bianco della ricerca e dell´innovazione regionale". L´incontro, al quale hanno partecipato numerosi ricercatori, ha offerto diversi spunti di riflessione a chi si occupa della definizione degli interventi nel settore della ricerca e dell´innovazione. La strategia che il Friuli Venezia Giulia, dopo il confronto attraverso l´istituzione degli specifici tavoli, in tale ambito si darà, "dovrà comunque basarsi su un cambio di mentalità - ha ricordato l´assessore Panariti - finalizzato a migliorare la situazione". Allo scopo della valorizzazione e di un maggior coordinamento tra i parchi tecnologici e gli enti di ricerca del Fvg, è già stato stipulato un accordo con i competenti ministeri, ha ricordato l´esponente dell´esecutivo regionale. I relatori hanno evidenziato un´eccessiva diversificazione (per finalità e tipologia) degli enti di ricerca in regione che sarebbero quindi caratterizzati da una non sufficiente specializzazione e poca clientela straniera. Diffusa sarebbe la presenza dei progetti di ricerca di piccole dimensioni e l´assenza dei giovani ricercatori (fino ai 30 anni) negli enti di tipo pubblico. Nella nostra regione sono attivi oltre 8 mila ricercatori, dei quali meno della metà ha un contratto a tempo indeterminato; richiesta sarebbe anche una maggiore parità di genere. La filiera Fvg della ricerca, è stato sottolineato, ha bisogno di una "governance" unitaria, che le permetta di rafforzarsi, sviluppare progetti trasversali e quindi competere su mercati mondiali. Molto sentita è tra gli addetti ai lavori anche la questione della stabilizzazione del personale di ricerca precario, così come la formazione continua e un programma di rientro per i ricercatori all´estero, sui quali poter investire. I risultati del lavoro di ricerca sono stati presentati da Francesca Visintin (Università di Udine), Domenico De Stefano (Università di Venezia e Trieste), Marco Cantalupi, Adriano Coslovich (entrambi Osservatorio mercato del Lavoro), Ruggero Cortellino (Direzione centrale Ricerca) e Domenico Tranquilli (dell´ex Agenzia regionale del Lavoro).  
   
 

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