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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2014
 
   
  EBOLA: MILITARI USA IN QUARANTENA A VICENZA, LETTERA DI ZAIA A RENZI,LORENZIN E PINOTTI.

 
   
  Venezia, 3 novembre 2014 - Come preannunciato, è stata inviata il 29 ottobre al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e della Difesa, Roberta Pinotti, la lettera con la quale il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia pone all’attenzione del Governo nazionale la questione dei militari americani della base di Vicenza che, di ritorno da una missione in Liberia, sono stati posti in quarantena nella struttura militare statunitense della città veneta invece che rimpatriati. Premesso che le sue considerazioni non mettono “assolutamente in dubbio l’amicizia che ci lega agli Stati Uniti e che non scalfisce in alcun modo il nostro comune sentire”, Zaia chiede tra l’altro a Renzi e ai Ministri “perché questa misura di sorveglianza così restrittiva (la quarantena ndr), da cui potrebbero derivare dei casi sospetti, sia stata adottata nel nostro territorio, piuttosto che nella Nazione di appartenenza dei militari e, in particolare, per quali motivi il Governo italiano non sia intervenuto sollecitamente per far sì che le misure precauzionali venissero applicate direttamente nel Paese d’origine dei militari coinvolti”. “La risposta del Ministro della Salute alle tante obiezioni sollevate da più parti – scrive tra l’altro Zaia – è stata peraltro che, qualora si riscontrasse una positività al virus, la cura verrebbe prestata negli Usa e non in Veneto. Non ritiene dunque il Governo – chiede il Governatore – che sarebbe stato assai più razionale, con forza e autorevolezza, sollecitare le Autorità Statunitensi a trasferire dalla Liberia direttamente negli Usa i propri militari evitando potenziali situazioni di pericolo per i cittadini veneti e, se mi è permesso, per tutti gli italiani?”. “La tutela della salute della popolazione della Regione che rappresento e che costituzionalmente concorro a salvaguardare – puntualizza anche Zaia – mi ‘obbliga’ pertanto a considerare anche le ipotesi più remote che, non potendo essere escluse a priori, ho il dovere di conoscere, analizzare e affrontare, per garantire la sicurezza dei cittadini veneti e di chiunque avesse bisogno di assistenza”.  
   
 

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