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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Ottobre 2014
 
   
  LOMBARDIA: NO ALLA CENTRALIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL TURISMO

 
   
  Milano - "No alla centralizzazione della gestione del turismo, sì alla collaborazione tra Stato e Regioni; progetti condivisi tra pubblico e privato e mettere in rete differenze e autonomie per valorizzarle e essere visibili nella competizione globale". Questo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini nel corso dell´incontro, al museo Madre di Napoli, tra gli assessori al Turismo e Cultura delle Regioni d´Italia, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e il commissario Unico di Expo Giuseppe Sala. Protocollo Expo - L´assessore ha presentato un protocollo operativo, condiviso con i colleghi delle altre Regioni, per gestire insieme la promozione turistica e le ricadute positive di Expo. Comitato Promozione Turismo - Nel pomeriggio l´assessore Parolini ha poi partecipato alla riunione di insediamento del Comitato Permanente di promozione del Turismo in Italia, istituito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, d´intesa con la Conferenza delle Regioni, del quale fa parte, dopo la sua recente nomina, da parte della Conferenza Stato - Regioni. "Il Comitato - ha sottolineato l´assessore - poiché composto da rappresentanti dei Ministeri, delle Regioni, dei Comuni e delle Associazioni economiche , può essere uno strumento utile se assume funzioni effettivamente operative". Pragmatismo E Collaborazione Pubblico-privato - "Il buon accordo raggiunto tra le principali Regioni turistiche per il protocollo Expo - ha aggiunto l´assessore - dovrebbe costituire un modello per una promozione comune della ´destinazione Italia´. Pragmatismo e operatività e collaborazione tra pubblico e privato, sono gli strumenti per azioni efficaci in questa direzione". Accoglienza - Secondo l´assessore grande attenzione dovrà essere riservata alla qualità dell´accoglienza. "Il turista che viene in Italia - ha detto - è sempre più esigente, vuole sentirsi come a casa, quindi è importante valorizzare nelle politiche turistiche il fattore umano, quindi educazione e formazione professionale". Infine un accenno alla tassa di soggiorno. "La tassa di soggiorno - ha concluso - ha senso se diventa tassa di scopo, finalizzata alla promozione e al miglioramento delle infrastrutture turistiche, in accordo tra Regioni, Comuni, operatori economici e reti turistiche".  
   
 

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