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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2014
 
   
  CRESA: ASSESSORE ABRUZZO, LE SCELTE DI FONDO DI POLITICA INDUSTRIALE IL VICE PRESIDENTE OGGI A PRESENTAZIONE RAPPORTO 2013

 
   
  L´aquila, 4 novembre 2014 - "Il quadro generale evidenzia il perdurare di una situazione di forte criticità. Non ci troviamo di fronte a problemi facili né esistono soluzioni immediate. E´ bene ribadirlo e non lasciarsi condizionare dai propagatori di facile ottimismo. Tuttavia la Regione ha gli strumenti normativi per favorire gli investimenti, l´imprenditorialità e l´innovazione". Lo ha detto il Vice Presidente della Giunta regionale , Giovanni Lolli, nel corso della presentazione del rapporto 2013 "Economia e Società in Abruzzo" da parte del Cresa. Lolli ha illustrato gli interventi che la Regione Abruzzo ha previsto per venire incontro alle esigenze delle imprese abruzzesi e dare ossigeno ad un settore segnato da una forte crisi. "Circa 5 milioni di euro di economie ? ha detto Lolli - generate dal cofinanziamento dei Contratti di sviluppo nazionale andranno a finanziare i Contratti di sviluppo locale. Delle aziende che avevano presentato domanda, sei potranno essere finanziate; cinque di esse sono collocate nell? area marsicana, rispondendo così anche alle critiche inesatte sulla delimitazione delle zone 107.3, lett.C) del Tfue, e andranno a sviluppare investimenti complessivi per 22 milioni di euro. Entro novembre, inoltre, la Giunta regionale approverà i bandi per la parte del Fas della Valle Peligna per 16 milioni di euro, che individua una consistente parte pari a 7,7 mln, destinati alle imprese che vogliono investire nell´area. Inoltre, stiamo portando in Giunta un provvedimento con cui metterò a disposizione del sistema di Confidi 14 milioni di euro per accesso al credito delle piccole imprese". Lolli ha evidenziato anche la necessità di stare nelle politiche nazionali e di partecipare ai tavoli che contano. "Il vero problema - ha proseguito il vice Presidente - resta la restrizione del credito e la difficoltà delle attuali condizioni di accesso per le imprese a cui si aggiungono i costi energetici , la carenza di infrastrutture e la complessità delle procedure per le quali è necessario uno snellimento per consentire di attenuare le rigidità attuali e sostenere gli sforzi delle imprese in una fase così drammatica per la nostra economia".  
   
 

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