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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Novembre 2014 |
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AST, REGIONE UMBRIA OGGI A BRUXELLES; PRESIDENTE MARINI: ALL´UE CHIEDIAMO RICONOSCIMENTO RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE
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Perugia, 4 novembre 2014 – Una delegazione della Regione Umbria sarà presente domani a Bruxelles per partecipare al presidio organizzato dai lavoratori dell´Ast al Parlamento Europeo, e successivamente svolgerà diversi incontri con i rappresentanti dello stesso Parlamento. Della delegazione faranno parte la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, l´assessore regionale Fabio Paparelli ed i consiglieri regionali Raffaele Nevi e Alfredo De Sio. "Penso che la sede europea - ha affermato la presidente Marini - sia fondamentale per un confronto istituzionale sul futuro delle industrie europee dell´acciaio e tra queste Terni che rappresenta uno dei siti più rilevanti per dimensione, capacità produttiva, specializzazione (inox) e competitività derivante dall´essere questo un sito integrato". "La posizione assunta dalla Commissione Europea – ha aggiunto la presidente - che è stata in carica negli anni 2012-2014 è alla base di molte delle attuali difficoltà dell´Ast di Terni e più complessivamente dell´acciaio in Italia. Gli incontri che si terranno a Bruxelles con alcuni rappresentanti del Parlamento Europeo saranno fondamentali per mettere al centro dell´agenda politica europea il futuro industriale della siderurgia in Europa". "In particolare – ha detto Marini - l´industria italiana dell´acciaio, e con essa il ruolo stesso dell´Italia, non può subire un ridimensionamento della capacità produttiva a vantaggio di industrie del Nord dell´Europa. È arrivato il momento di porre in sede di Unione Europea, per questo settore, il rilevante interesse nazionale per il nostro Paese? Anche di questo vorremmo parlare negli incontri istituzionali che si terranno a Bruxelles". "Al tempo stesso – ha aggiunto - vogliamo richiamare l´attenzione sui comportamenti della multinazionale Thyssenkrupp in Italia: lo stipendio negato ai lavoratori è l´ultimo dei comportamenti anomali, troppo poco rivolti all´attenzione sociale, del lavoro e del territorio. Per difendere i posti di lavoro di oggi e dare prospettive certe al futuro delle nostre Acciaierie, abbiamo sempre più bisogno di una Europa che fa politiche industriali e si comporti con equità – ha concluso la presidente - nei confronti di tutti i Paesi membri". |
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