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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2014 |
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AST, RIUNIONI A BRUXELLES; MARINI E DI GIROLAMO: IMPORTANTI INCONTRI PER FUTURO ACCIAIERIE
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Bruxelles, 5 novembre 2014 – "Auspichiamo che il Parlamento europeo approvi una risoluzione che impegni la Commissione Europea a intervenire per il futuro dell´Ast di Terni e, con esso, dell´acciaio italiano ed europeo". Lo hanno detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo al termine della riunione che si è svolta ieri a Bruxelles alla quale hanno preso parte numerosi eurodeputati italiani e di altri Paesi europei, rappresentanti delle istituzioni e una nutrita delegazione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dell´Ast di Terni. La presidente Marini e il sindaco Di Girolamo hanno chiesto ai parlamentari europei impegni precisi: "Siamo consapevoli – hanno detto – del ruolo e delle funzioni che le istituzioni europee possono svolgere nei confronti di Thyssenkrupp e per questo chiediamo un impegno forte. Dovete considerare – hanno rilevato – che la vicenda dell´Ast riguarda un asset strategico per l´industria nazionale, ma ha un impatto ancora più pesante sull´economia e l´occupazione di una regione piccola come l´Umbria". "Va ricordato – hanno aggiunto – che Terni e le Acciaierie patiscono gli effetti della disattenzione che ha avuto la Commissione Europea nella sua capacità di esercitare il potere di vigilanza, soprattutto nelle tribolate vicende dei passaggi di proprietà, da Thyssenkrupp a Outokumpu e da Outokumpu a Thyssenkrupp. Va posto inoltre il problema della politica industriale europea per il settore della siderurgia europea e dell´acciaio, poiché una quota del mercato europeo di ben il 33/35 per cento è occupata da produttori extraeuropei e questo sta indebolendo l´industria europea". Un altro aspetto che la presidente Marini e il sindaco Di Girolamo hanno posto con grande forze ed evidenza è che "la vertenza Terni non riguarda solo le Acciaierie, ma tutto il sito integrato di cui fanno parte il Tubificio e le Fucine. Va anche rigettata – hanno detto – la tesi di Thyssenkrupp secondo la quale il taglio delle produzioni a caldo determinerebbe un incremento della competitività del sito in quanto questo di fatto determinerebbe esattamente il contrario, condizionando le produzioni a freddo dell´acciaieria e a cascata anche del tubificio e delle fucine". "Non va inoltre sottovalutato un altro aspetto: Thyssenkrupp è una multinazionale europea e non è accettabile – hanno affermato – che la stessa multinazionale applichi regole diverse da uno stabilimento all´altro, come dimostra l´inaccettabile vicenda del mancato pagamento dello stipendio di ottobre ai lavoratori dell´Ast di Terni". "Auspichiamo pertanto – hanno detto Marini e Di Girolamo – che insieme al documento che gli eurodeputati stanno sottoscrivendo, accogliendo le nostre richieste, ci sia una risoluzione del Parlamento europeo che impegni su queste questioni la Commissione Europea". La stessa delegazione istituzionale e sindacale ha poi avuto un incontro presso la sede della Commissione Europea – Direzione Generale Concorrenza, nel corso del quale sono state ribadite soprattutto le questioni relative alla non osservanza da parte di Thyssenkrupp delle regole che la stessa Direzione aveva imposto alla multinazionale tedesca nel momento in cui ha autorizzato la riacquisizione del sito di Terni da Outokumpu. "Quelli di oggi sono stati incontri molto importanti" hanno commentato Marini e Di Girolamo, auspicando che "la nuova Commissione accolga positivamente le istanze provenienti non solo dalla nostra regione e città, ma anche da parte di tutte le organizzazioni sindacali nazionali ed europee. Così come, e lo ribadiremo nell´incontro di giovedì al Ministero dello Sviluppo economico – hanno concluso - chiediamo al Governo italiano di esercitare un´azione pressante e incisiva sulla Commissione Europea". |
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