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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2014
 
   
  FONDI EUROPEI, ASSESSORE TOSCANA ALLA CGIL NAZIONALE: "DOPO L´OK UE SI PARTE CON I PROGRAMMI REGIONALI"

 
   
  Firenze 5 novembre 2014 - "L´approvazione dell´accordo di partenariato da parte del nostro paese è un punto fermo importante, che delineando la strategia nazionale per 44 miliardi complessivi di cui oltre 32 miliardi per le politiche di coesione, consente oggi di procedere nella definizione dei Programmi operativi regionali per il prossimo periodo 2014-2020. Con una novità, per quanto riguarda la gestione del Fse: le Regioni, per la prima volta, riassumono pienamente la governance delle politiche per lavoro, educazione, coesione sociale non potendo più affidarsi alle Province come organismi intermedi". L´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini si è soffermato su questi temi intervenendo ieri a Roma al convegno promosso dalla Cgil nazionale sull´accordo di partenariato e le prospettive del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020. "Si tratta di una partita importantissima – ha osservato – perchè queste risorse costituiscono lo strumento principale di cui disponiamo per favorire la crescita e l´occupazione e per investire sul capitale umano". Il Fondo sociale europeo coprirà poco meno di 10,5 miliardi di risorse comunitarie (cui dovranno aggiungersi le quote di cofinanziamento) e di questi circa 6 miliardi saranno gestiti direttamente dalle Regioni. In Toscana le risorse messe a disposizione dal Fse ammontano a 732 milioni in sette anni, quasi 100 milioni in più rispetto al precedente periodo. Per quanto riguarda il Fesr, la Toscana può contare su risorse per circa 792 milioni. Se l´occupazione è ancora una volta il traguardo di fondo della programmazione Fse 2014-20, l´emergenza della crisi che ancora prosegue impone di porre con maggiore vigore l´accento sulle categorie più deboli del mercato del lavoro, come i giovani e le donne. Anche la Toscana, in continuità con i sette anni precedenti, ha deciso di mettere le politiche a sostegno della loro autonomia e occupazione al centro degli interventi della nuova programmazione. "Abbiamo fatto del Fse una leva fondamentale per la valorizzazione del capitale umano, promuovendo e facendo crescere istruzione, formazione, ricerca, occupazione. Per quanto riguarda i giovani, in particolare, la Toscana è stata apripista di esperienze come quella dei tirocini retribuiti, con il progetto Giovanisì, che hanno anticipato scelte raccolte poi sia a livello nazionale, che comunitario con l´avvio di Garanzia Giovani. Oggi, forti di questa esperienza, vogliamo andare ancora di più in questa direzione". La strategia toscana per quanto riguarda il Por Fesr 2014-2020 concentra la stragrande maggioranza delle azioni, il 72%, sul sistema produttivo puntando tutto su innovazione e competitività del sistema produttivo, con particolare attenzione al manifatturiero ma anche al turismo, in raccordo fra hrandi attrattori museali e città. Anche il tema della sostenibilità ambientale è declinato sempre in chiave di miglioramento competitivo, mentre la dimensione sociale viene valorizzata per gli interventi strettamente territoriali. "In sintesi – spiega l´assessore – il Por opera sulla competitivtà, che si fonda su tre elementi connessi all´innovazione, così come previsto dalla strategia della smart secialisation, ovvero innovazione tecnologica, ambientale, sociale, tutti e tre declinati in termini di sostenibilità dello sviluppo".  
   
 

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