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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2014
 
   
  EXPO BORGOSESIA: CONTRAFFAZIONE, BASTA ´SAGA PARMESAN´

 
   
  Borgosesia/vc - "Vogliamo che finisca questa ´saga del parmesan´ e di tanti altri prodotti simili che danneggiano la nostra economia. Un mercato senza regole non è libero. Ecco perché vorremmo riempire l´evento Expo di contenuti, necessari per ragionare col mondo sul nostro modello. Sarà un evento politico, dove il tema del cibo si intreccia con l´obiettivo di tutelare e valorizzare le nostre produzioni". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla tappa piemontese del ´Lombardia Expo Extra Tour´ a Borgosesia (Vercelli), nel corso del convegno ´Expo 2015: una grande opportunità per il territorio´. Coinvolgere Territorio - "Expo inizia a uscire dai propri confini, presto saremo anche in Puglia e in Campania - ha ricordato Fava -. Stiamo girando, perché ce lo chiedono i territori, così come ha fatto il Comune di Borgosesia con il suo sindaco Buonanno, organizzando questa tappa di avvicinamento e conoscenza dell´evento. Una scelta azzeccata, vista la partecipazione e l´affluenza di pubblico. Un tema, quello di Expo, che ha bisogno di essere spiegato. Non c´è dubbio che la tutela dei prodotti, la territorialità, la tipicità siano alcuni dei fattori che serviranno da volano per questo grande dibattito, che si aprirà attorno al cibo e che vede anche questa parte di territorio coinvolta in un disegno più ampio: marciare dritti verso la miglior tutela e valorizzazione dei prodotti locali". Contraffazione, Tema Cruciale - "Il contenuto principale, quello del cibo, non è elemento scontato - ha proseguito l´assessore lombardo -. La nostra società ha programmato con la Politica agricola comune scelte che non sempre hanno tutelato i prodotti alimentari e le nostre forme di protezione non sono più efficaci, le produzioni non vengono tutelate come si dovrebbe". Oggi il tema della contraffazione alimentare è cruciale per la nostra economia, nel mondo i nostri prodotti non possono non essere tutelati. "A fronte dei 34 miliardi di euro di agroalimentare italiano - ha proseguito Fava -, 5 solo dalla Lombardia, che esportiamo nel mondo, se ne consumano almeno il doppio in prodotti contraffatti. Prodotti che somigliano, ma che non sono italiani". Servono Regole - Ma il cosiddetto ´Italian sounding´ è anche una grande opportunità, oltre che un problema. "Quello che manca sono le regole - ha spiegato Fava -: nel documento strategico che sottende al dibattito politico di Expo abbiamo scelto che fosse inserito questo addendum, che porti il nostro Paese a stringere rapporti con tutti i Paesi del mondo, perché i nostri prodotti siano protetti". Controlli Per La Qualità - "In Lombardia garantiamo la sicurezza alimentare - ha detto Fava - e non è ammissibile che chi non fa la stessa cosa possa far finire sul mercato un prodotto di cui il consumatore non conosce le caratteristiche. Questo ho spiegato all´Unione europea, questo sarà spiegato a Expo". "Se questo processo di cambiamento andrà in porto, sarà una svolta - ha concluso il responsabile dell´Agricoltura lombarda -, perché la tracciabilità è segno di civiltà. Il meccanismo della grande distribuzione, per cui tutto si somiglia, va contro la nostra specificità. Servono regole, abbiamo iniziato come Regione diverse tappe di interlocuzione mondiale, vorremmo che il dibattito si allargasse oltre la nostra regione. La lotta per la tutela delle specificità territoriali è lotta di civiltà, Expo ci sarà di grande aiuto per dimostrare quel che sappiamo fare".  
   
 

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