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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Aprile 2007
 
   
  ABITAZIONI DOMOTICHE: “EURO P.A.”, PROTAGONISTE LA CASA E LA PERSONA L’ESPERIENZA INNOVATIVA TRENTINA A FAVORE DEI DISABILI ASSESSORE DALMASO: “DOMOTICA E ATTENZIONE ALLE PERSONE CREANO MODELLI RESPONSABILI”

 
   
  Trento, 3 aprile 2007 – Non solo tecnologia, con la domotica a farla da padrona, ma anche e soprattutto attenzione e risposte concrete ai bisogni delle persone, così da raggiungere un benessere reale: sono questi due i cardini che oggi regolano l’azione dell’assessorato alle politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. A confermarlo è l’assessore provinciale Marta Dalmaso che a Rimini ha partecipato ad Euro P. A. , il salone delle autonomie locali. “Grazie a servizi e soluzioni innovative – ha spiegato l’assessore Dalmaso, nel corso del convegno “La casa da abitare” – siamo riusciti ad aprire un nuovo filone di sperimentazione in grado di offrire risposte alle esigenze di indipendenza e relazioni personali da parte di cittadini diversamente abili. La tecnologia non è la risposta a tutto, è un elemento importante che va gestito e inquadrato dentro un progetto realizzato da persone motivate e competenti. In Trentino siamo riusciti a creare una logica di sistema che ha permesso di raggiungere risultati importanti e che premia delle scelte fatte negli scorsi anni”. La presenza del Trentino alla Fiera di Rimini ha permesso di realizzare uno stand dedicato alle tecnologie abitative applicate alla disabilità e, in particolare alla domotica. “La casa da abitare. La sicurezza negli ambienti domestici e la rete di protezione per restarvi” è il titolo del convegno organizzato nell’ambito del salone Euro P. A. Di Rimini, in collaborazione tra il Comune di Mantova, la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Parma. I tre enti locali hanno affrontato il tema casa nella sua globalità, partendo da bisogni diversi per giungere ad un unico obiettivo: il benessere della persona. “Parlare di casa, in ambito sociale – hanno spiegato i relatori - significa affrontare tutto la gamma di bisogni primari che un individuo manifesta: l’alloggio come “riparo” e come cellula di una comunità, il luogo in cui si costruisce la propria identità, lo spazio in cui si esalta o si riduce l’autonomia funzionale e la sicurezza personale, la base da cui partire per percorsi di socializzazione e inclusione”. La casa è intesa quindi non come semplice edificio, bensì un tassello nell’organizzazione della polis, ovvero un servizio che richiede individuazione di bisogni, costruzione di risposte, predisposizione di azioni di sostegno. Nella relazione introduttiva, il rappresentante della direzione generale per l’edilizia residenziale e le politiche urbane ed abitative del ministero delle Infrastrutture ha ribadito le linee generali del governo a sostegno della casa e della famiglia. Sulle nuove tecnologie applicate all’abitazione per contrastare la disabilità si è sviluppato il laboratorio promosso dal Servizio politiche sociali e abitative della Provincia autonoma di Trento e sui cui ha aperto l’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso che ha trattato, in particolare il tema delle politiche sociali ed abitative con particolare riguardo all’impiego della domotica. “Abbiamo deciso di investire nella domotica applicata alle politiche sociali – ha ribadito l’assessore – perché avevamo di fronte una realtà caratterizzata da bisogni diversi da parte della popolazione (in particolare anziani e diversamente abili) e di conseguenza la richiesta di servizi duttili in grado di offrire agli utenti un maggiore grado di indipendenza e consapevolezza delle proprie risorse. Sono convinta che stiamo vincendo questa sfida che vuole migliorare la qualità di vita delle persone e delle famiglie, oltre a garantire la dimensione relazione del singolo”. Da alcuni anni, la Provincia autonoma di Trento ed altre organizzazioni pubbliche e private, hanno attivato politiche per agevolare la diffusione e la realizzazione di sistemi domotici e tecnologici in alloggi e strutture socio assistenziali per persone anziane o con disabilità fisica. Da queste esperienze positive è nata l’esigenza di estendere queste tecnologie ai disabili psicofisici accolti in istituti od in comunità alloggio. Questo permetteva di sperimentare sistemi domotici e tecnologici, progettati e realizzati in Trentino da imprese locali per uno sviluppo del territorio e un sostegno alle filiere sinergiche tra operatori pubblici e privati, profit e non profit, valorizzando, i punti di forza del "sistema Trentino". Per raggiungere l’obiettivo sono stati firmati due accordi per realizzare due unità abitative dotate di sistemi domotici e tecnologici, così migliorare il comfort abitativo degli utenti con disabilità psicofisica e di progettarne altri quattro da realizzare presso altrettante cooperative sociali. L’esperienza trentina ha confermato che i sussidi domotici possono dare un valido contributo nello sviluppare l´autonomia e le capacità organizzative dell´individuo, presupponendo una risposta attiva. La casa diventa quindi un educatore, una Casa Educativa. Si affida così all´abitazione il compito di sviluppare le capacità organizzative della persona, presupponendo una risposta attiva alla segnalazione di anomalie, allarmi o ritardi nell´adempimento di attività prefissate. Questa finalità è raggiunta introducendo un nuovo interlocutore tra casa e persona, ovvero uno schermo che visualizzi con un´iconografia semplice ed immediata lo stato di allerta, per esempio presenza di acqua in bagno, o la dimenticanza di una finestra aperta. Questo avviso consente all´utente di intervenire e rimediare alla mancanza, attivando così un processo di sviluppo di schemi di adattamento agli eventi. La situazione di allarme viene non di meno visualizzata anche al centro di controllo, dove può essere registrata e catalogata per avere una casistica comportamentale per sviluppare un sistema di valutazione degli utenti. La casa diventa quindi un educatore e la potremmo definire Casa Educativa. Nell’ambito della mobilità, l’uso delle nuove tecnologie è inserito nel contesto di Muoversi, il sistema di trasporto ed accompagnamento dei portatori di minorazione nella Provincia autonoma di Trento dal proprio domicilio alle varie destinazioni (svago, sanità, lavoro. ) certificato Iso 9001 in cui: a) gli utenti sono titolari di un voucher chilometrico assegnato tramite un sistema informatico-informativo che consente la gestione di circa 800 disabili che viaggiano ogni giorno dell´anno dalle ore sette del mattino alle undici di sera; b) per ogni viaggio l´utente può scegliere liberamente tra 5 vettori accreditati; c) ampia flessibilità e copertura territoriale (la prenotazione del viaggio avviene 2 ore prima su oltre 1. 200 mezzi); d) la partecipazione dell´utente è garantita tramite rappresentanti in seno ad un Comitato di gestione. Ad integrazione di Muoversi è stato elaborato il progetto “Tecnologie innovative per migliorare la mobilità delle persone” premiato a Pa Aperta (Roma-10 maggio 2006) e Europ. A. (Rimini 17-giugno 2006). Muoversi è, inoltre, inserito come “Esperienza in evidenza” nella banca dati “buoniesempi. It” curata e realizzata da Formez per conto del dipartimento della Funzione Pubblica. Oltre all’assessore Dalmaso sono intervenuti a Rimini anche Milena Trentini del Servizio politiche sociali e abitative sul contrasto alla disabilità; Angelita Tarenghi dell’Itea sui programmi a sostegno dell’utenza debole; Elisabetta Furlani di Villa Maria sull’esperienza di “Casa Educativa”; Massimiliano Colombo, direttore dell’Istituto regionale di studi e ricerca sociale; Alessandro Zorer, direttore associato del Centro di ricerca Create-net sulla “Casa domotica in rete”; e Massimo Cunial, referente del progetto “Muoversi” che ha trattato il tema “Oltre la casa: applicazione delle nuove tecnologie nella mobilità”. La Provincia autonoma di Trento e, in particolare, il Servizio politiche sociali e abitative è presente ad Euro P. A. – il salone di Rimini si chiuderà domani – con uno stand dedicato alla cellule abitative integrate. L’intera area è stata trasformata in un’esposizione dimostrativa di alloggi dotati di tecnologie, arredi e impianti per anziani e disabili. Realizzata con approccio di tipo ecologico (legno di larice naturale, coibentata in fibra di legno, rifinita con materiali biocompatibili) e strutturata come un vero e proprio appartamento, la cellula, di circa 40 mq, consente di vedere in azione le tecnologie e gli allestimenti studiati per aumentare l’autonomia dei disabili nella gestione delle attività domestiche. “La Provincia autonoma di Trento – ha sottolineato l’assessore Dalmaso - ha investito molto nella realizzazione e diffusione di abitazioni domotiche che migliorano la qualità della vita di persone anziane e con disabilità fisica agendo su tre canali principali: security, inteso come sistemi di sicurezza anti-intrusione per l’alloggio; comfort, ovvero interventi legati alla robotica domestica che migliora le funzioni dell’abitazione; e safety, le tecnologie collegate alla sicurezza della persona. Le politiche sociali – ha concluso Dalmaso – sono state un elemento di sviluppo del territorio, grazie alla sinergia tra pubblico e privato. Si tratta di un risultato importante perché più riusciamo ad estendere la rete e più rendiamo efficace il sistema di welfare”. Nell’arco delle giornate è stato possibile assistere ad una prova dimostrativa sul funzionamento della cellula e osservare come una tecnologia d’avanguardia, applicata all’ambito domestico, possa migliorare le condizioni di vita delle persone diversamente abili. . .  
   
 

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