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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2014
 
   
  BOLZANO: NUOVO DDL SU PICCOLE E MEDIE DERIVAZIONI IDROELETTRICHE

 
   
  Bolzano, 12 novembre 2014 - Riduzione della burocrazia, trasparenza, utilizzo sostenibile della risorsa idrica: questi gli obiettivi del disegno di legge che aggiorna il regolamento delle piccole e medie derivazioni idroelettriche per la produzione di energia: lo ha approvato l’ 11 novembre la Giunta provinciale su proposta dell’assessore Richard Theiner. Per la nuova regolamentazione dei piccoli e medi impianti, che sono essenziali soprattutto per la fornitura di energia nelle aree periferiche, la Giunta provinciale ha approvato oggi un disegno di legge a cui ha lavorato anche il tavolo dell´energia con esperti e operatori del settore della produzione energetica. Per piccole derivazioni si intendono quelle fino a 220 Kilowatt di potenza installata, che servono in prevalenza all´approvvigionamento di piccole unità (masi contadini o malghe). Attualmente queste piccole centrali in Alto Adige sono ben 784, producono circa 192 milioni di kilowattora all´anno, vale a dire circa il 3,2% della produzione di energia elettrica in Alto Adige. Più considerevole è invece la produzione degli impianti di media derivazione: 806 milioni di kWh di produzione annua, oltre il 13% della produzione di corrente elettrica in Alto Adige. Per medie derivazioni si intendono le centrali da 220 a 3000 kW di potenza installata. Attualmente sono 146 in Alto Adige. Il disegno di legge approvato dalla Giunta, ha spiegato il presidente Arno Kompatscher, "segue direttive chiare: maggiore trasparenza, più concorrenza, l´attribuzione dell´interesse pubblico, la sostenibilità e un´ampia riduzione della burocrazia grazie a regole chiare nella presentazione dei progetti, una semplificazione delle procedure di autorizzazione e un aumento della responsabilità dei concessionari." Diverse le novità: il disegno di legge distingue fra piccole e medie derivazioni, per le quali valgono altre regole. Soprattutto per gli impianti più piccoli è prevista una notevole semplificazione burocratica: alla richiesta di concessione segue una decisione della Conferenza dei servizi, che comprende tutte le autorizzazioni necessarie. Dopo questo passo, il richiedente ha tempo 90 giorni per dimostrare la disponibilità del terreno. Quando la concessione scade, se permane l´interesse a prolungarla e se non vi sono elementi contrari, la concessione viene rinnovata automaticamente. Non è quindi necessario ripetere l´intera procedura di concessione. Per gli impianti di media derivazione in futuro sarà adottata una diversa procedura, "perchè a queste centrali viene attribuito l´interesse pubblico, in quanto giocano un ruolo notevole per la fornitura di energia soprattutto nelle aree periferiche", ha aggiunto Kompatscher. Questa classificazione di interesse pubblico comporta anche la possibilità di espropri. Contemporaneamente il concessionario deve risarcire la comunità per l´utilizzo intensivo dell´acqua, e si prevedono quindi compensazioni ambientali anche per le medie derivazioni. Considerata l´attribuzione dell´interesse pubblico, per le medie centrali non vale il prolungamento automatico delle concessioni in scadenza. Nel nuovo Piano generale per l´utilizzo delle acque pubbliche si punta ad individuare e definire anche i corsi d´acqua soggetti allo sfruttamento idrico a fini della produzione di energia.  
   
 

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