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Notiziario Marketpress di
Venerdì 14 Novembre 2014 |
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AOSTA: PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFUGI IN QUOTA
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Cervinia - Audit ambientali, sperimentazione di sistemi innovativi di gestione ambientale ma anche formazione partecipativa dei gestori dei rifugi e sensibilizzazione in materia di sostenibilità dell’ambiente alpino. Sono queste alcune delle azioni portate avanti dal progetto transfrontaliero Eco Innovation en altitude, finanziato nell’ambito del programma europeo di cooperazione territoriale Alcoltra Italia-francia 2007/2013. Capofila dell’iniziativa, l’Assessorato regionale del territorio e ambiente, supportato da Fondazione Montagna Sicura e in partenariato con la Communauté de Communes de la Vallé de Chamonix Mont Blanc, la Comune di Contamine Montjoie, la Fédération française des Clubs alpins e de Montagne e il Canton du Valais, Département de l’économie, de l’énergie et du territoire. Venerdì 7 novembre presso la Società della Guide del Cervino, a Breuil Cervinia, sono stati resi noti i risultati delle attività sperimentali condotte sulle strutture di accoglienza in quota. Luca Bianchi, Assessore regionale al territorio e ambiente I risultati sono ottimi. Bisogna evidenziare che questo progetto è partito nella scorsa legislatura e si sta definendo proprio adesso con la fine dell’anno. È un progetto importante, che interessa tre nazioni: Italia, Francia e Svizzera. Con “Eco Innovation en altitude” siamo andati a monitorare la situazione dei rifugi in alta quota in relazione ai reflui e al discorso dei rifiuti, perché è estremamente importante verificare i contesti e arrivare ad avere delle linee guida. Questo perché sono dei luoghi in cui l’ecosistema è molto difficile da mantenere quindi è importante che si trovino le giuste soluzioni da adottare poi in tutti i rifugi. Dal gennaio 2013 il progetto ha valutato i parametri di eco-gestione di alcune strutture: il Rifugio Guide del Cervino, il Rifugio Arbolle, il Rifugio Mantova e la Casermetta Espace Mont-blanc. Federica Cortese, Presidente di Fondazione Montagna Sicura La Fondazione montagna sicura si è occupata di organizzare gli atelier formativi per i rifugisti che poi sono stati aperti anche ad altri professionisti, architetti, ingegneri…, proprio per i temi che venivano trattati. In particolare, sul tema dell’energia queste strutture in alta quota presentano ovviamente alcune problematiche: il tema del reperimento dell’acqua, della depurazione dei reflui e poi c’è un tema più legato alle necessità dei rifugisti che è la telemedicina. Inoltre, abbiamo seguito la parte tecnica con la realizzazione di due sistemi sperimentali per il trattamento dei reflui, uno al Rifugio Guide del Cervino e l’altro alla Casermetta al Col de la Seigne Le otto sessioni formative, tenutesi fra il gennaio e il novembre 2014 e dedicate allo scambio di buone pratiche, hanno visto la partecipazione dei gestori di rifugi valdostani: Piergiorgio Barrel, Renzino Cosson, Daniele Pieiller, Fausta Bo, Francesca Zanivan, Yannick Favre, Alfredo Favre, Mathieu Vallet e Paolo Comune. |
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