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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Novembre 2014
 
   
  TRENTO: RIFORMA DEL TURISMO E ACCOMPAGNAMENTO: LE PRECISAZIONI DELL’ASSESSORE

 
   
   "Con la recente riforma del turismo si è voluto offrire qualche strumento in più alla nostra offerta, senza per questo svilire le professionalità che in montagna garantiscono sicurezza e competenza specifica": l´assessore al turismo e promozione Michele Dallapiccola torna sul tema della riforma del turismo, recentemente approvata dal Consiglio provinciale. Lo fa, dopo aver incontrato i rappresentanti di Guide Alpine, Maestri di Sci e Accompagnatori di Territorio e Media Montagna, con una nota, relativa al tema dell´accompagnamento da parte degli albergatori, che in questi giorni sarà inviata a tutti gli operatori del settore. "La Provincia - ha aggiunto l´assessore - vigilerà affinché non si abusi della nuova norma che permette anche agli albergatori una circoscritta possibilità di accompagnamento". La nota ricorda come "l’attività di accompagnamento possa essere svolta esclusivamente dai gestori o dai familiari che operano nella struttura ricettiva solo per i propri clienti purché sia garantita una copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi. Sono escluse le escursioni che comportano difficoltà richiedenti l’uso di tecniche e materiali alpinistici, che sono da intendersi come qualsiasi attrezzatura specifica". Nella nota si ricorda che guida alpina, accompagnatore di media montagna e di territorio sono professioni altamente qualificate che richiedono una competenza e un bagaglio tecnico-culturale idoneo non solo a garantire l’aspetto di tutela della sicurezza e incolumità dei clienti ma anche quello didattico. Si sottolinea inoltre che l’amministrazione provinciale continuerà a investire nella formazione professionale di queste figure che, con il loro lavoro, qualificano l’offerta turistica del Trentino. Di seguito la nota a firma dell´assessore Dallapiccola. "Desidero porre alla vostra attenzione alcune precisazioni e raccomandazioni in merito alla legge di riforma del turismo, recentemente approvata dal Consiglio provinciale. Ricordo che attraverso questo nuovo intervento legislativo sono state modificate la legge sulla promozione turistica e altre leggi di settore, tra le quali la legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 (legge provinciale sulla ricettività turistica). In particolare, con un emendamento presentato in Aula, è stato introdotto l’articolo 48 bis che prevede la possibilità per i gestori degli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri di organizzare percorsi di accompagnamento sul territorio dei propri ospiti. L’articolo stabilisce che l’attività di accompagnamento possa essere svolta esclusivamente dai gestori o dai familiari che operano nella struttura ricettiva solo per i propri clienti purché sia garantita una copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi. Sono escluse le escursioni che comportano difficoltà richiedenti l’uso di tecniche e materiali alpinistici, che - tenuto conto della materia disciplinata dalla legge e del tenore del nuovo articolo - sono da intendersi come qualsiasi attrezzatura specifica. Considerati pertanto i limiti connessi all’esercizio di questa attività di accompagnamento ed i profili di responsabilità civile e penale ad essa correlati, mi preme chiarire come la medesima si differenzi dall’attività professionale svolta dalle guide alpine e dagli accompagnatori di media montagna e di territorio, espressamente disciplinate dalla legge provinciale 23 agosto 1993, n. 20. Infatti, secondo quanto disposto dalla predetta legge provinciale, l’attività professionale svolta dalla guida alpina ha per oggetto “l’accompagnamento in ascensioni o in escursioni in ambiente montano nonché nelle attività di torrentismo e di canyoning, “l’insegnamento delle tecniche alpinistiche, sci-alpinistiche, di arrampicata, di torrentismo e di canyoning” e “l’accompagnamento nelle visite a parchi naturali o a zone di tutela ambientale nonché ad altre zone di particolare pregio naturalistico”, fornendo in quest’ultimo caso notizie e informazioni di interesse naturalistico, paesaggistico ed ambientale. Per esercitare l’attività alpinistica sopra precisata, la guida alpina deve ottenere un titolo abilitativo ed essere iscritto all’albo professionale provinciale tenuto dal collegio delle guide alpine. L’accompagnatore di media montagna è invece il soggetto abilitato e iscritto in un elenco speciale tenuto dal collegio delle guide che svolge “l’accompagnamento di persone in escursioni in ambiente montano, attraverso sentieri e zone di particolare pregio naturalistico, con l’esclusione dei terreni innevati e di quelli che comportano difficoltà richiedenti l’uso dei quattro arti e delle tecniche e dei materiali alpinistici connessi, quali corda, piccozza e ramponi, fornendo elementi conoscitivi e informazioni riguardanti i luoghi attraversati” e “l’accompagnamento di persone in visita ad ambienti o strutture espositivi di carattere naturalistico ed etnologico”. L’accompagnatore di territorio, anch’esso abilitato e iscritto nell’elenco speciale, può svolgere l’attività di accompagnamento di persone in ambiente montano prevista per gli accompagnatori di media montagna, fino ai 1800 metri di quota e l’accompagnamento di persone in visita ad ambienti o strutture espositivi di carattere naturalistico ed etnologico, senza limiti di quota. Come si evince dalle disposizioni di legge, guida alpina, accompagnatore di media montagna e di territorio sono professioni altamente qualificate che richiedono una competenza e un bagaglio tecnico-culturale idoneo non solo a garantire l’aspetto di tutela della sicurezza e incolumità dei clienti ma anche quello didattico, aspetto questo che è bene ricordare, come sia prerogativa esclusiva dei professionisti. Anche per questo, l’amministrazione provinciale continuerà a investire nella formazione professionale di queste figure che, con il loro lavoro, qualificano l’offerta turistica del Trentino. Per quanto fin qui richiamato e avendo ben chiari i limiti dell’attività di accompagnamento riconosciuta ai gestori delle strutture ricettive, raccomando di avvalersi, per quanto di loro competenza, delle professionalità presenti sul territorio, quali appunto guide alpine, accompagnatori di media montagna ed accompagnatori di territorio. In conclusione, ritengo che questo nuovo intervento legislativo possa valorizzare il ruolo già importantissimo dell’albergatore e sono altresì convinto che la maturità del sistema turistico trentino sarà tale da garantire che ciascun attore opererà responsabilmente in base alle proprie capacità e competenze."  
   
 

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