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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Novembre 2014
 
   
  ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA SOTTO LA MEDIA OCSE... , MA GLI STUDENTI PIEMONTESI HANNO PUNTEGGI SUPERIORI RISPETTO AL RESTO D´ITALIA

 
   
  Torino, 20 novembre 2014 – Insegnanti e dirigenti scolastici riuniti per parlare di cittadinanza economica, legalità e sviluppo delle competenze economiche. La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare il prima possibile con questi concetti attraverso l’uso dei molteplici strumenti didattici già disponibili nelle scuole italiane. Ieri presso la sede di Banca Regionale Europea di Via Santa Teresa 11, i principali enti impegnati nella diffusione dell’educazione finanziaria (Banca d’Italia, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza), insieme con Giovanna Pentenero - Assessore Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Regione Piemonte, Fabrizio Manca - Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Riccardo Barbarini, Direttore Generale di Banca Regionale Europea presentano al corpo docente i propri programmi nell’ambito del workshop “La cittadinanza economica nella cornice della Buona Scuola”. Questa iniziativa vuole facilitare l’inserimento di progetti di educazione finanziaria da parte delle scuole, in particolare quelle secondarie di secondo grado, in un percorso educativo organico e sinergico in vista della prossima rilevazione Ocse Pisa sulla financial literacy già programmata per il 2015. L’iniziativa di Torino risponde alle linee guida contenute nel documento programmatico “La buona scuola” del Governo Renzi che, nel capitolo 4 “Ripensare ciò che si impara a scuola”, colloca l’educazione economica, insieme alle lingue straniere e al coding, tra le nuove competenze indispensabili ai giovani, ricordando come “l’economia dovrebbe essere una disciplina accessibile agli studenti di tutte le scuole di secondo grado”. Nel corso dell’incontro Carlo di Chiacchio, National Project Manager Ocse Pisa 2012 presenta i dati dell’indagine Ocse Pisa che nel 2012 ha coperto quasi 20 paesi e un campione di quasi trentamila quindicenni, da cui emerge come l’analfabetismo finanziario dei nostri ragazzi tocchi livelli preoccupanti, con oltre la metà degli studenti che si attestano su un livello di comprensione dei meccanismi economici e finanziari ben al di sotto della media dei paesi monitorati. La rilevazione dimostra come i giovani italiani abbiano scarsissime competenze e attitudini in questo ambito (l’Italia si colloca al 17° posto su 18 paesi partecipanti), ma come gli studenti piemontesi, con 481 punti rispetto alla media nazionale di 466, ottengano punteggi superiori a quelli degli altri studenti italiani. Per questa ragione Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio hanno sottoscritto un impegno comune per la diffusione dell’educazione finanziaria nelle scuole, ambito nel quale si colloca l’incontro dedicato ai dirigenti scolastici ed ai docenti, che possono conoscere da vicino i programmi di cittadinanza economica promossi in collaborazione con il Miur dalla Banca d’Italia, grazie all’intervento di Paolo Comune Compagnoni, dall’Agenzia dell’Entrate con l’intervento “Fisco & scuola” di Paola Scalet Bert e Educazione alla legalità economica della Guardia di Finanza con il Capitano Francesco Maria Mangano. Giovanna Boggio Robutti e Laura Ranca della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio introducono poi i contenuti e le novità per i diversi gradi scolastici del programma didattico “Economi@scuola”, il cui obiettivo principale è dare ai ragazzi un approccio valoriale all’uso consapevole del denaro.  
   
 

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