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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Novembre 2014
 
   
  ROMA: ALESSANDRA CRISTIANI, ARS LUDI, MICHELANGELO LUPONE FEEDBACK E RISONANZE – PRIMA NAZIONALE 21 NOVEMBRE – LA PELANDA

 
   
  Venerdì 21 novembre in Prima nazionale per Romaeuropa Festival, la coreografa Alessandra Cristiani e il compositore Michelangelo Lupone daranno vita alla Pelanda del Macro a “Feedback e Risonanze”, tre opere per Feed-drum, danza, meta-elettronica e video in prima nazionale. Creatore di strumenti, sistemi e sculture musicali, instancabile ricercatore Lupone mette in diretta relazione la produzione del suono con la musica fin dall’atto di comporre. Di qui la creazione di numerosi strumenti musicali, alcune delle fantasmagoriche e suggestive installazioni in vetro risonante, capaci di rispondere alle più diverse esigenze e sollecitazioni del compositore. Tra questi si distingue il Feed-drum, all’apparenza un tamburo non troppo diverso da un timpano, ma in grado attraverso una calcolata rigenerazione del suono, di emettere suoni durevoli, tenuti e modulati. Proprio i Feed-drum, suonati dall’ensemble Ars Ludi, saranno protagonisti di “Feedback e Risonanze”, dove la danza è curata da Cristiani, coreografa cresciuta tra esperienze diversissime, il teatro di strada, di ricerca, il buto, i linguaggi della danza contemporanea. Una ricerca la sua che è passata attraverso performance e creazioni più elaborate, per svelare gli aspetti deboli, quotidiani, istintivi, passionali e perfino statuari del corpo. Articolato in tre parti, “Feed-back e Risonanze” si apre con un brano elettronico, “Spazio invisibile” da cui sorgerà la danza di “Corpi risonanti” un duo per danzatrice, Cristiani stessa che ne cura anche la coreografia, e varie percussioni, e dove a risuonare saranno anche i corpi. La conclusione è affidata a “Feedback” per percussioni, elettronica e video, uno dei brani che emblematicamente rispecchia la creatività e la ricerca di Lupone. Note Di Sala - Il suono, e la sua creazione – vuoi come sintesi, manipolazione, diffusione nello spazio o infine come creazione di strumenti musicali elettronici, acustici e relative ibridazioni– è il punto di approccio privilegiato per entrare in Feedback e risonanzedi Michelangelo Lupone, che potremmo definire una Suite di tre brani autonomi, riuniti a testimoniare un perimetro emozionale ed espressivo molto preciso. Lupone ha al suo attivo partiture per orchestra, per ensemble e per strumento solo, così come brani di musica elettronica, installazioni sonore, tra cui si distinguono le bellissime sculture sonore in vetro. Una apparente bulimia di mezzi e modi espressivi, per un musicista di ascendenza accademica, che si è formato al Conservatorio di Roma e oggi è docente nello stesso conservatorio e che, tuttavia, ha ben poco di accademico in senso tradizionale. Più che di un compositore, infatti in questo caso è giusto parlare di un creatore, perché il lavoro di Lupone non è tanto quello di comporre assieme suoni, ma si basa su una incessante ricerca dove sperimentazione, analisi e composizione in senso stretto, procedono di pari passo. Se da oltre un secolo l’attenzione dei musicisti si è concentrata sul timbro e sulle sue qualità, per Lupone punto di partenza è il suono, inteso non solo come abito della seduzione della musica, ma come elemento strutturale e strutturante la creazione, portatore di una semantica simbolica profonda. Nella prima parte, Spazio invisibile, protagoniste sono le sonorità elettroniche, o per dirla in senso tecnico acusmatiche: il suono è qui trattato non tanto come una vibrazione, quanto come un oggetto che, grazie alla spazializzazione ottenuta con i diffusori, viene disposto, letteralmente posizionato, all’interno della sala. Tuttavia questo trattamento, pur non privo di suggestione, è funzionale a un uso simbolico delle frequenze prima gravi e poi acute, che corrisponde a una elevazione, da intendersi in senso fisico, oppure intellettuale, istintivo o metafisico. Nella seconda parte, Corpi risonanti, questa dialettica è sviluppata mettendo in scena l’antica sfida tra femminile e maschile, istinto e razionalità, dimensione corporea e intellettuale, seduzione e rifiuto. A produrre il suono stavolta sono i due protagonisti, una danzatrice e un percussionista che si confrontano sul palcoscenico. Qui il valore simbolico delle sonorità si fa intenso ed evidente, lo strusciare del corpo per terra, il rumore prodotto dai capelli, la voce intesa come pura emissione sonora, attraverso un trattamento elettronico che ricorda una analisi al microscopio, diventano il veicolo di una drammaturgia musicale, tanto che i gesti, l’azione che vediamo sul palco, è il punto di caduta tra una narrazione e la produzione di suono stesso. Merita sottolineare come Corpi risonanti si presenti come opera aperta, che deve essere ricreata ogni volta che viene riportata in scena in luoghi e soprattutto da interpreti diversi. Protagonista del conclusivo Feedback è il Feed-drum, strumento creato dallo stesso Lupone che unisce la primitiva energia e potenza della percussione a una sofisticata implementazione meccanica ed elettronica, tale da permettere ai percussionisti, attraverso processi di risonanza che eccitano le membrane, di produrre suoni lunghi e modulati. Nel Feed-drum si evidenzia una altra delle polarità del lavoro di Lupone, cioè il rapporto simbiotico tra la musica, che esige una interpretazione soggettiva, e la scienza, quest’ultima intesa non come tecnica o tecnologia ma come metodo o conoscenza oggettiva. Ancora una volta punto di partenza è un suono, lo sfregare su una membrana, eco dello strusciare del corpo sul pavimento del precedente Corpi risonanti, e che attraverso una serie di sviluppi si squaderna in sette variazioni, dove è giusto trovare uno sguardo genuino e non emulativo a quella tradizione musicale che da Johann Sebastian Bach è arrivata sino a noi. Programma: Spazio invisibile per computer. Corpi risonanti duo per danza, percussioni e risonanze dei corpi. Feedback per tre Feed-drum, meta elettronica e video. Coreografia e danza: Alessandra Cristiani. Feed-drum: Ars Ludi / Antonio Caggiano, Gianluca Ruggeri, Rodolfo Rossi. Regia del suono: Michelangelo Lupone. Assistenti audio e informatici: Silvia Lanzalone, Cristian Paolucci, Flavia Massimo. Assistente video: Maurizio Palpacelli. Realizzazione tecnologica: Centro Ricerche Musicali – Crm. Www.romaeuropa.net    
   
 

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