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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Novembre 2014
 
   
  LOMBARDIA. BOSCO LEGNO: GARANTIRE RISORSE PER SOSTENERE IMPRESE FILIERA

 
   
  Sondrio - "Stiamo lavorando per dare compimento a una nuova programmazione, per i prossimi anni, mettendo a disposizione un piano che poggi su procedure semplificate, con l´idea che l´attività forestale possa garantire ancora un minino di ritorno economico. Per farlo serve una vera e propria filiera bosco legno". Lo ha spiegato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi a Sondrio al convegno conclusivo di presentazione del Progetto pilota per il rilancio della filiera bosco legno. Piu´ 133 Milioni Per Investimenti - "Le risorse nel Programma di sviluppo rurale ci sono - ha ricordato Fava - e anche più di prima. Il Psr vale 1 miliardo e 200 milioni, con un aumento di 133 milioni rispetto al precedente. Se poi consideriamo che per la prima volta c´è un capitolo specifico per la montagna, verso cui riorientare le risorse, le notizie sono buone. Non dimenticando che il Psr finanzia investimenti e quindi le aziende, sia in forma singola che associata. La palla ora passa a loro". Psr A Ostacoli - "Il Psr era pronto a febbraio di quest´anno, e siamo stati i primi a presentarlo il 22 luglio scorso - ha rimarcato l´assessore -. Siamo stati i primi anche a ricevere le osservazioni, 473 in totale, a cui abbiamo risposto puntualmente in questi giorni. Il piano è deliberabile, anche se pare che il governo italiano abbia chiesto di approvare I vari Psr in una soluzione unica, a giugno 2015". Un vero e proprio ´buco´ per tutto il 2014. "Se invece a dicembre 2014 ci arrivasse il decreto - ha rilevato Fava - noi saremmo pronti coi bandi a gennaio o febbraio prossimi. Nel caso i Psr fossero approvati a giugno, dubito che prima di Natale 2015 potremmo assegnare le risorse, cosa che avremmo potuto fare con tempistiche regolari". 960 Milioni Di Tagli - "Per venire incontro ai bisogni di questo comparto - ha ricordato Fava - ci era stato chiesto di intervenire con risorse regionali, di poter anticipare per il 2015 fondi per un paio di milioni di euro, cifra congrua per gestire l´interregno tra vecchia e nuova programmazione; nel frattempo la legge di stabilità ha tolto a Regione Lombardia 960 milioni di euro di trasferimenti". "Su questo versante non molliamo - ha insistito Fava - , credo che la soluzione migliore sia riuscire a ottenere dal Governo un impegno perché si vada spediti verso una calendarizzazione immediata della bandistica per finanziare i progetti nei primi mesi del 2015. E non c´è dubbio che la finanziabilità al 50% del parco macchine sia una delle priorità in questo comparto. Le risorse ci sono, su una filiera strategica e importante, ma se poi ai proclami non corrispondono azioni immediate le imprese del settore soffrono, non certo per colpa nostra che vogliamo spendere risorse che ci sono . La Francia sta già autorizzando le imprese sul Psr, senza preoccuparsi che qualche dipartimento faccia brutta figura oppure no , come si vorrebbe da noi, perché alcune regioni hanno chiuso la programmazione prima di altre". No Al Bosco Energetico - "Ben venga il recupero del materiale, ma destinato a utilizzi tecnologici - ha insistito l´assessore lombardo - . Gestione bosco, taglio, segherie, impiego industriale e quindi utilizzo a fini energetici di quel che si scarta, questo è il percorso virtuoso. Servono risorse subito, noi ci stiamo attivando per anticipare la parte dei bandi. A oggi non abbiamo risorse, ma stiamo lavorando per ridurre quei numeri spaventosi in tema di tagli che ci costringono a rinunciare a risorse importanti: l´applicazione dei costi standard ci darebbe respiro e allora daremmo priorità a questo comparto, che pone questioni strategiche e vitali per la montagna". A Caccia Di Risorse - "Se riusciremo ad avere risorse sulla gestione ordinaria e il Psr - ha detto in conclusione Fava - abbiamo buoni motivi perché queste attività possano reggere anche quando gli enti pubblici non potranno fare più la loro parte. Serve una idea di sviluppo che vada oltre le ristrettezze della programmazione economica e le crescenti ristrettezze a cui l´Unione Europea ci sta destinando, in una prospettiva che può solo peggiorare. Se il Psr parte subito, i bandi potrebbero arrivare tra gennaio e febbraio. Ora la proposta sul versante progettuale spetta a imprese boschive e consorzi forestali , che devono dire dove orientare le risorse che metteremo a loro disposizione.  
   
 

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