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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Novembre 2014
 
   
  LAVORO, LOMBARDIA: LEGGE DELEGA POCO CHIARA E SENZA RISORSE

 
   
  Milano, 27 novembre 2014 - "La legge delega approvata alla Camera continua a mantenere criteri direttivi così generici da consentire letture addirittura contrapposte dello stesso principio". Lo afferma Valentina Aprea, assessore allŽIstruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia. "Si tratta a tutti gli effetti - prosegue lŽassessore - di una delega in bianco al Governo, contraria ai principi costituzionali. In diversi punti non è affatto chiara lŽeffettiva portata della delega". Risorse Finanziarie - LŽassessore Aprea manifesta forti perplessità anche rispetto alle risorse finanziarie. "Per lŽattuazione di una strutturale riforma del lavoro - spiega - devono essere stanziate cospicue risorse. La delega prevede addirittura lŽinvarianza della spesa pubblica, cosa assurda per una adeguata riforma degli ammortizzatori sociali". "Anche la previsione nella prossima manovra finanziaria di 2 miliardi di euro per lŽattuazione di tutte le deleghe - prosegue Aprea - potrebbe risultare del tutto insoddisfacente. A mala pena potranno bastare per la copertura dei costi collegati allŽuniversalizzazione dellŽindennità di disoccupazione Aspi". Bene Estenzione Aspi - Proprio con riferimento alla previsione della delega di estendere la tutela dellŽAspi a tutti i soggetti che perdono involontariamente il lavoro, anche ai collaboratori a progetto, lŽassessore esprime parere positivo: "LŽestensione dellŽAspi e la revisione dei trattamenti di cassa integrazione possono essere valutate positivamente, purché lŽintervento non comporti ulteriori oneri per le nostre imprese con conseguente ripercussione sul costo del lavoro". Bene Rafforzamento Politiche Attive - LŽassessore Aprea riconosce anche alcuni aspetti apprezzabili: "Vi sono sicuramente alcuni elementi positivi nella delega, che riconoscono quanto diciamo da tempo e quanto abbiamo già realizzato in Regione Lombardia: mi riferisco al maggior peso da dare alle politiche attive al lavoro, per sostenere le persone nel passaggio da un lavoro ad un altro e al rafforzamento dei servizi al lavoro attraverso la concorrenza di soggetti pubblici e privati accreditati". Secondo Aprea, "il rafforzamento delle politiche attive dovrebbe prevedere espliciti ed importanti investimenti statali, che ad oggi mancano". "Le Regioni - prosegue lŽassessore - garantiscono un sostegno importante per rendere possibile lŽavvio di queste politiche, attraverso i Programmi Operativi Regionali e le risorse comunitarie". Bonus Occupazionale Di Garanzia Giovani - Sempre con riferimento alle politiche attive del lavoro, in particolare alla Garanzia Giovani, lŽassessore ne auspica una armonizzazione rispetto alla previsione nella manovra finanziaria dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato: "Il bonus occupazionale di Garanzia Giovani dovrebbe poter essere esteso anche allŽapprendistato e alle proroghe del contratto a termine, se non si vuole creare un ulteriore motivo di insuccesso". No Agenzia Nazionale - Rispetto alla previsione dellŽAgenzia nazionale per lŽoccupazione, che dovrebbe migliorare il funzionamento delle strutture che erogano i servizi pubblici per il lavoro, lŽassessore esprime perplessità: "Nutro forti dubbi in ordine alla efficacia ed efficienza dellŽAgenzia nazionale. Sarebbe lŽennesimo carrozzone pubblico frutto di un neocentralismo pronto, di fatto, a neutralizzare i principi di decentramento amministrativo e di sussidiarietà costituzionalmente sanciti. Per raggiungere risultati apprezzabili, deve essere valorizzato il principio della libera concorrenza degli operatori al lavoro pubblici e privati, da remunerare solo a risultati occupazionali raggiunti, come avviene in diverse regioni da tempo, con risultati davvero sorprendenti".  
   
 

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