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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2014
 
   
  AOSTA, LO SPRECO ALIMENTARE AL CENTRO DI UN INCONTRO PUBBLICO. SECONDO LA FAO, NEI PAESI RICCHI CIRCA UN TERZO DEL CIBO VIENE BUTTATO.

 
   
   Solo in Europa, ogni anno sprechiamo oltre 100 milioni di tonnellate di cibo. La lotta allo spreco alimentare è stato il tema della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che da sei anni viene promossa dalla Commissione europea e a cui la Valle d’Aosta aderisce fin dalla sua prima edizione. Nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Assessorato del territorio e ambiente, mercoledì 26 novembre la Biblioteca regionale di Aosta ha ospitato un incontro pubblico. Luca Bianchi, Assessore regionale al territorio e ambiente - Bisogna precisare che quest’anno la Settimana europea della riduzione dei rifiuti ha come tema lo spreco alimentare, quindi abbiamo cercato di lanciare alcuni messaggi qui sul territorio valdostano, rivalutando tutte quelle buone abitudini, che i nostri anziani conoscono bene, per limitare lo spreco. Abbiamo quindi deciso di proporre delle ricette che ci permettano di recuperare gli avanzi dei cibi, anche perché, nel contesto di crisi economica che stiamo attraversando a livello regionale, ma anche a italiano e europeo, lo spreco alimentare diventa un problema. Sono sempre più numerose le persone bisognose, e il tema affrontato, ossia ridurre lo spreco alimentare, si deve necessariamente coniugare a quello della riduzione dei rifiuti. La Regione Valle d’Aosta è impegnata da tempo sul tema dello spreco e delle eccedenze alimentari. Un impegno che le è stato recentemente riconosciuto con l’assegnazione dell’Oscar italiano per la lotta allo spreco alimentare per il progetto Una buona occasione, promosso in collaborazione con la Regione Piemonte. Antonio Fosson, Assessore regionale della sanità, salute e politiche sociali - C’è una situazione paradossale: da una parte un alto livello di povertà, e non solo di generi di lusso ma anche di alimenti, a causa di questa crisi. Dall’altra parte uno spreco eccessivo, dalle mense al domicilio: spesso la massaia non utilizza tutto quello che ha e lo stesso vale per le eccedenze del supermarket Noi stiamo lavorando per cercare di recuperare tutte queste eccedenze. Nei supermarket favoriamo il recupero con una diminuzione di aliquote sui rifiuti per quei supermarket che ci danno le eccedenze prima che scadano mentre per quanto attiene alle famiglie e alle mense, puntiamo a riutilizzare i prodotti non ancora cucinati indirizzandoli alle mense per indigenti. Certo, questo tipo di recupero non è semplice, anche dal punto di vista della legislazione ci stiamo rifacendo alla legge del “Buon Samaritano” che era stata approvata dal Parlamento alcuni anni fa. Insomma, le soluzioni non sono sempre semplici ma ci stiamo lavorando, proprio perché in un momento di grande crisi, bisogna imparare a non buttare via niente. Nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Assessorato del territorio e ambiente per la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti venerdì 28 novembre sono state premiate invece le migliori ricette che hanno partecipato al concorso dal titolo Non solo polpette - fantasia di ricette con avanzi nostrani per il pranzo di domani. Le ricette sono state realizzate da cuochi professionisti per una cena solidale, che si è tenuta all’Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon. La cena era ad offerta libera. A chiudere il programma, domenica 30 novembre, sotto i portici del Municipio di Aosta, Lo Tzaven di Campagna amica, il mercato di prodotti a Km O curato da Coldiretti in collaborazione con il Comune di Aosta. Francesco Mele, Responsabile Lotta agli sprechi di Slow Food Italia - L’impegno di Slow Food è soprattutto di promuovere un sistema agroalimentare diverso da quello attuale, fondato principalmente sugli sprechi, che non sono un incidente di percorso ma una stampella di questo sistema agroalimentare ambientale che contiene ormai contraddizioni non più sostenibili da tutti i punti di vista, sociale, ambientale ma anche economico e di qualità del cibo. La nostra idea è che vanno bene le attività di recupero sprechi, di recupero eccedenze, di attività solidali, di beneficienza ma lo scopo in Italia dovrebbe essere quello di cambiare radicalmente il sistema agroalimentare caratterizzandolo in modo totalmente diverso.  
   
 

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