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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2014
 
   
  APERTI IL 28 NOVEMBRE A CHIOGGIA GLI STATI GENERALI DELLA PESCA: PRIMA VOLTA IN VENETO SI RIUNISCONO ATTORI DEL SETTORE.

 
   
  Venezia - “Oggi per il settore della pesca è una giornata memorabile: per la prima volta istituzioni e rappresentanti degli operatori si riuniscono intorno ad un unico tavolo, per discutere insieme le strategie da applicare al settore, sia a livello professionale sia dilettantistico, definendo le politiche regionali per lo sviluppo ittico del Veneto”. Con queste parole l’Assessore regionale all’agricoltura e pesca Franco Manzato ha aperto oggi a Chioggia gli “Stati Generali” della Pesca in Veneto. Manzato ha fortemente voluto e portato avanti questo progetto che “è iniziato a febbraio - ricorda - seguendo un percorso di collaborazione tra Veneto Agricoltura e Regione, con l’obiettivo di rendere efficace l’allocazione delle risorse disponibili, migliorare la fruizione sostenibile degli ambienti di pesca amatoriale, diffondere informazioni sui servizi tecnico amministrativi messi a disposizione dell’attività ricreativa e raccogliere informazioni finalizzate all’adeguamento normativo”. Di seguito si specificano sinteticamente le problematiche e le criticità principali evidenziate del Settore e le relative azioni concrete e proposte di soluzione. Problematiche Settore Pesca Dilettantistica Sportiva Proposte di soluzione /Azioni concrete Ambito Normativo Normative specifiche sulla Pesca • Revisione della L.r. 19/98 : i. Regione con maggiore potere di gestione ii. Rivedere normativa inerente la pesca professionale che confligge con quella sulla pesca amatoriale ( es Rivedere modifica art.16 Lr19/98 pesca professionale zona B) iii. Normare pesca professionale e ricreativa adeguata alla capacità dei corpi idrici per zona • Armonizzare i regolamenti per aree idrografiche omogenee e province contigue: i. Agevolare concessioni in zona B ii. Evitare concessioni a fini di lucro Gestione Ambientale Riqualificazione fluviale • Definire una politica strutturale di riqualificazione di lungo periodo Deflusso Minimo Vitale • Rispetto della normativa; applicazione e sanzionamento severo • Maggior coordinamento con gli Enti preposti di controllo • Ricalcolare la metodologia tenendo conto le portate attuali delle singole aste fluviali e corsi minori Centraline idroelettriche • Normare diversamente il settore: i) disincentivare centraline a bassa efficienza ii) rivedere il metodo di attribuzione dei certificati verdi iii) vietare temporaneamente la vendita di concessioni e progetti già autorizzati • consulto con i portatori d’interesse del territorio Scale di risalita • Migliorare progettualità e funzionalità • Promuovere la costruzione per favorire la continuità fluviale Svuotamento bacini artificiali • Monitorare maggiormente le zone sensibili soggette a deposito dei limi Frane, torbide persistenti • Appurare le cause, responsabilità Accesso ai luoghi di pesca • Normativa specifica per i pescatori per facilitare l’accesso ai pescatori • Arginature meno ripide • Autorizzare aree di alaggio per piccole imbarcazioni Sfalcio vegetazione acquatica e riparia • Linee guida e maggiore formazione e coordinamento degli Enti/operatori coinvolti Escavazioni in alveo e manutenzioni idrauliche • I concessionari devono essere coinvolti nei processi decisionali • Escavazioni possibili dove il letto è eccessivamente inghiaiato; tenere conto delle esigenze della biocenosi acquatica Depurazione delle acque reflue • Scarichi dei “troppo pieno” nei depuratori gestiti correttamente Gestione Fauna Ittica Carte ittiche • Strumento gestionale da implementare con metodica omogenea a livello regionale aggiornandolo frequentemente e considerando tutte le aste fluviali minori • Aggiornamento dei metodi di calcolo della pressione di pesca • Monitoraggio dell’effetto della pesca no kill Vigilanza • Regolamento unico regionale di vigilanza volontaria • Maggiori controlli degli organi competenti; aumento delle ore per la vigilanza volontaria • Aumentare controllo sul pescato per verificare la pressione di pesca • Intesa Veneto - Emilia per la vigilanza del fiume Po Pesca illegale • Rivedere la normativa nazionale del settore. • Aumento sanzioni/sequestri/gravità del reato, per la pesca illegale professionale. • Maggior vigilanza, migliore coordinamento fra guardie volontarie Specie alloctone • Rivedere le norme a favore di alcuni alloctoni non impattanti in acque specifiche non di pregio (es. Alcune aree di bonifica del Polesine) • Esigenza di un elenco nazionale ufficiale di specie autoctone/alloctone da applicare omogeneamente al territorio • Piani di controllo/eradicazione stabiliti con norme regionali a salvaguardia delle specie autoctone Stock ittici insufficienti • Riqualificazione ambientale • Vigilare pesca illegale professionale e ricreativa • Adeguare pressione di pesca alle singole aree di pesca • Immissioni non idonee in quantità/qualità (Acquacoltura, Impianti ittiogenici e Incubatoi di Valle) Uccelli Ittiofagi • Strategie per il contenimento numerico in zone specifiche Salubrità del pesce pescato • Monitorare il pesce pescato inteso come alimento per valutarne la salubrità Formazione Formazione e informazione dei pescatori • Corso formazione regionale per pesca sportiva e professionale • Fornire attraverso canali adeguati (Portale Regionale Informativo sulla Pesca) informazioni territoriali sulle aree di pesca, sullo stato degli stock ittici, immissioni ittiche, le potenzialità del territorio, le licenza di pesca on-line, numeri telefonici della vigilanza, ecc. Ricambio generazionale pescatori • Formazione in età scolare, semplificazione normativa, ruolo centrale della Regione, Portale Regionale Informativo sulla Pesca Risorse Finanziarie Disponibilità risorse pubbliche • Modificare i criteri di assegnazione, distinguendo fra Concessionari e Convenzionati • Orientare i finanziamenti alle Associazioni verso una minore immissione di materiale ittico, e migliori azioni di qualificazione e sostenibilità ambientale e della pesca In seguito si specificano le problematiche e le criticità evidenziate nel Lago di Garda - Unione Pescatori Sportivi del Garda - e relative azioni concrete o proposte di soluzione. Problematiche Settore Pesca Dilettantistica Sportiva Proposte di soluzione / Azioni concrete Gestione Fauna Ittica Attività Incubatoi • Priorità di lavoro sulle specie a rischio Salvaguardia specie pregiate: alborella, carpione, luccio, trota lacustre • Migliorare modalità di ripopolamento con iniziative nuove/sperimentali • Protezione dei riproduttori selvatici • Utilizzo di popolazioni locali Pesca illegale • Maggior vigilanza, istituire guardie giurate volontarie Uccelli anatidi • Censimento e contenimento degli anatidi (danni alle uova/freghe) Ambito Normativo Pesca professionale • Normare modalità posa delle reti Pesca ricreativa • Tesserino segna catture.  
   
 

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