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Notiziario Marketpress di Martedě 02 Dicembre 2014
 
   
  TOSCANA - LAVORO SICURO, ROSSI: "FARE DEL DISTRETTO CINESE UNA RICCHEZZA PER IL TERRITORIO"

 
   
  Prato, 2 dicembre 2014 - Il presidente della Toscana Enrico Rossi coltiva un sogno. Se l´obiettivo del progetto "Lavoro Sicuro" lanciato in estate dalla Regione č quello di "tutelare i lavoratori", il sogno č "di portare alla piena emersione l´intero distretto produttivo delle confezioni cinesi: riportarlo nel binario delle regole in modo che possa dare il proprio contributo, nella legalitŕ, alla ricchezza e allo sviluppo del territorio". Per questo l´attivitŕ quotidiana dei controlli, quelli degli ispettori sanitari della Asl e quelli di altri istituzioni , sono importanti. "Un´azione continuativa nel tempo serve a far capire che non c´č alternativa al mettersi in regola" sottolinea. E da questo tutti possono trarre un vantaggio. Durante la conferenza stampa che ha aperto in palazzo comunale a Prato le iniziative per l´anniversario del rogo della Teresa Moda, il procuratore generale della Corte di appello di Firenze, Tindari Baglione, era stato chiaro: "Le autoritŕ cinesi, console e ambasciatore, devono fare la loro parte". "L´integrazione vale per tutti – si era soffermato - e a tutti, cinesi o non cinesi, si applica il diritto alla condizionale o l´affidamento ai servizi sociali. Ma dopo una, due o tre volte, soprattutto quando si tratta di reati gravi come l´associazione a delinquere o mafiosa, la repressione deve essere forte". Un passaggio condiviso e apprezzato dal presidente Rossi. "Senza certezza della pena – dice – la forza del progetto messo in campo con l´assunzione di questi giovani settantaquattro ispettori animati da grande entusiasmo perderebbe sostanza". "I sette operai cinesi scomparsi nel rogo della fabbrica bruciata un anno fa sono morti di illegalitŕ – fa eco il procuratore capo facente funzioni di Prato, Antonio Sangermano - Il primo dovere č il rispetto della legge e non esiste un "sistema Prato" in senso negativo, ma un "sistema Toscana in senso positivo, per come ha saputo reagire compatta". "Ai controlli effettuati dal nucleo regionale si aggiungono i 1.358 fatti dal Gruppo Interforze nel 2014 – annota il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, –: uno sforzo poderoso con effetti non solo sanzionatori e repressivi, ma anche a tutela dell´economia legale, che agisce seguendo le regole" In conclusione il presidente della Toscana ricorda Giorgio Napolitano. "Il presidente della Repubblica fu da subito vicino in questa vicenda e lo ringrazio – racconta – Il suo aiuto č stato fondamentale, con le telefonate reiterate che piů volte mi ha fatto e gli inviti a tutte le istituzioni e gli attori sul territorio a fare sistema".  
   
 

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