Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Dicembre 2014
 
   
  TPL, LOMBARDIA: RICERCA SOLUZIONE PER FAR FRONTE AI TAGLI

 
   
  Milano, 9 dicembre 2014 - Trovare una "soluzione sostenibile", che permetta al sistema del Trasporto pubblico locale della Lombardia di affrontare i tagli previsti dalla Legge di Stabilità, che sono pari a 6,2 miliardi per Regioni ed Enti locali. Per la Lombardia si tratta di minori risorse per circa 1 miliardo, il che significa una riduzione di fondi di 155 milioni per il Tpl. È questo l´impegno che Regione Lombardia ha condiviso con la Conferenza del Trasporto pubblico locale - in cui siedono i rappresentanti di Comuni, Province, aziende e organizzazioni del Tpl, sindacati, pendolari, consumatori e utenti - convocata appunto per discutere dei possibili scenari derivanti dalla manovra di bilancio nazionale. Garantire Servizi E Equilibrio Economico - "C´è la consapevolezza comune - ha spiegato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Alberto Cavalli, che ha presieduto l´incontro - che 155 milioni di tagli rappresentano una diminuzione di risorse che difficilmente potrà permettere al sistema del Trasporto pubblico locale di reggere. Nei prossimi giorni, prima che la Regione approvi il proprio Bilancio, avremo una o più occasioni ulteriori di confronto, per condividere una soluzione che permetta di garantire adeguati livelli di servizio e la tenuta economico-finanziaria e sociale del sistema". Taglio Risorse Non Scelto Da Regione - "La diminuzione delle risorse per il Tpl - ha chiarito Cavalli - non rappresenta una scelta arbitraria della Regione Lombardia, ma discende direttamente dai tagli della Legge di Stabilità, che coinvolgono sia le Regioni sia le Province e i Comuni e che prefigurano una situazione in cui tutti devono essere corresponsabilizzati rispetto al raggiungimento degli obiettivi". Nostro Sistema Efficiente - "Va sottolineato - ha aggiunto l´assessore - che questi tagli colpiscono un sistema che già è in efficienza, fino a rappresentare un modello in Italia e che soffre di una carenza cronica di risorse rispetto al resto del Paese". Applicando una logica di riparto che segua l´incidenza della popolazione, Regione Lombardia dovrebbe infatti ricevere dal Fondo nazionale dei Trasporti circa 100 milioni di euro in più. Usando come parametro l´incidenza della domanda, Regione Lombardia dovrebbe invece ottenere circa 300 milioni di euro in più. Già Fatto Molto - "L´indicatore di efficienza ed economicità - ha chiarito l´assessore - colloca la Lombardia ai primissimi posti in Italia. Se aggiungiamo anche la questione dei costi standard, è evidente che il nostro è un sistema su cui è difficile tagliare, perché molto è stato già fatto". Occupazione - "Il nostro è peraltro - ha sottolineato Cavalli - un sistema solido, che vede crescere sia la domanda sia l´offerta di servizi e nel quale l´occupazione tiene e anzi cresce leggermente. Il sistema attualmente occupa 20.000 persone". Un taglio di 155 milioni, è stato chiarito nel corso della riunione, comporterà inoltre l´impossibilità di onorare i Contratti di servizio e la certezza che si alimenterà un´altra stagione di contenziosi, e avrà inoltre forti ripercussioni sull´occupazione. Tariffe - "Eventuali aumenti tariffari - ha detto ancora l´assessore - si inserirebbero in una situazione in cui cittadini, famiglie e imprese sono già in difficoltà mentre il servizio di trasporto è indispensabile. In ogni caso, la mobilità non è solo un fattore di libertà e qualità della vita ma un elemento imprescindibile per la crescita". "Per questo - ha concluso Cavalli - lavoreremo con il massimo impegno nei prossimi giorni, per trovare una soluzione che venga incontro alle esigenze dei cittadini lombardi, sperando che gli emendamenti alla Legge di Stabilità possano cambiare il quadro economico attuale, che prevede tagli insostenibili".  
   
 

<<BACK