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Notiziario Marketpress di
Martedě 09 Dicembre 2014 |
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LE TERAPIE CONTRO IL CANCRO NON TENGONO CONTO DELL’ETŔ DEL MALATO APPELLO DEGLI ONCOLOGI: “CAMBIAMO LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI”
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Roma, 9 dicembre 2014 – Un tumore su due colpisce uomini e donne durante la terza etŕ. Ma le sperimentazioni dei farmaci oncologici sono nel 99% dei casi svolte su persone con meno di 65 anni. “Dobbiamo cambiare le linee guida internazionali sulle malattie tumorali e riadattare terapie e cure al loro vero paziente target: l’anziano”. E’ questo l’appello lanciato il 4 dicembre dagli oltre 300 specialisti riuniti nella Capitale per il 1St Rome International Meeting in Geriatric Oncology. “Oncologo e geriatra devono spesso lavorare su un “terreno fragile” – afferma il prof. Guido Francini, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Universitŕ di Siena e presidente del convegno internazionale che si concluderŕ domani -. Un anziano, a differenza di un paziente giovane, soffre di tutta una serie di malattie come ipertensione, diabete, insufficienza renale o scompenso cardiaco. Per essere efficaci le terapie devono tener conto del “fattore etŕ” e di tutte le problematiche che puň avere una persona con piů di 65 anni. Inoltre l’organismo, durante la vecchiaia, non riesce a tollerare determinate tossicitŕ di alcuni farmaci oncologici”. Il 1st Rome International Meeting on Geriatric Oncology č organizzato dall´Universitŕ di Siena e di Roma Sapienza. Gode del patrocinio, tra gli altri, dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) e dell’adesione del Presidente della Repubblica. “Lo scopo principale dell’incontro internazionale č approfondire le nostre conoscenze sulla malattia oncologica nell´anziano - prosegue Francini -. Il congresso vuole sensibilizzare il personale medico e sanitario a un nuovo approccio clinico. Dobbiamo creare percorsi assistenziali specifici per i pazienti oncologici over 65. Per cercare di raggiungere questi ambiziosi obiettivi ci siamo avvalsi di un team composto dai piů grandi esperti internazionali e nazionali in oncogeriatria”. Negli anziani, il rischio di ammalarsi di tumore č 40 volte piů alto rispetto alle persone di 20-40 anni e 4 volte maggiore rispetto a quelle di 45-65 anni. “Secondo le ultime previsioni demografiche, nel 2030 circa il 30% degli italiani avrŕ piů di 65 anni - ricorda Francini -. In futuro dobbiamo aspettarci un aumento significativo del numero di neoplasie e di anziani colpiti. Contro il cancro sarŕ dunque necessaria una sempre piů forte collaborazione tra oncologi e geriatri. Ma anche la prevenzione potrŕ avere un ruolo fondamentale. Il 40% dei tumori č evitabile seguendo stili di vita sani. Per evitare gravi problemi di salute durante la terza etŕ č necessario fin da giovani non fumare, limitare il consumo di alcol, seguire una dieta sana ed equilibrata, svolgere regolarmente attivitŕ fisica e sottoporsi ad esami medici”. |
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