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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Dicembre 2014
 
   
  BOLZANO: RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO: TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA

 
   
  Bolzano, 9 dicembre 2014 - Quella che emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano relativo al semestre maggio – ottobre 2014 è un’immagine che lascia spazio ad un lieve ottimismo, anche se non mancano i settori, come ad esempio l’edilizia, dove a tutt’oggi non si intravvede la luce alla fine del tunnel. Quella che emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano relativo al semestre maggio - ottobre 2014 è un´immagine che lascia spazio ad un lieve ottimismo, anche se non mandano i settori, come ad esempio l´edilizia, dove a tutt´oggi non si intravvede la luce alla fine del tunnel. I dati più confortanti illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata a Palazzo Widmann dall´assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell´´Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, sono rappresentati dal tasso di disoccupazione che nel semestre in oggetto è passato dal 4,6 al 4,1%. I valori restano comunque più elevati rispetto a quanto rilevato prima della crisi: meno per le donne (3,7%) ma soprattutto per gli uomini (4,4%), per i giovani (12,2% - valore 2013) e per gli extracomunitari (20,6% - valore 2013). "In questo contesto" ha sottolineato nel corso della conferenza stampa il direttore Sinn "anche il raggiungimento dell´obiettivo occupazionale per l´anno 2020 fissato dalla Provincia (tasso di occupazione tra i 20 e 64 anni pari a 80%) appare tuttora abbastanza difficile da realizzare. Attualmente (2013) il tasso si attesta al 76,6%". L´assessora al lavoro, Martha Stocker, nel suo intervento ha posto l´accento sui segni di ripresa del mercato del lavoro, oltre alla già accennata riduzione del tasso di disoccupazione, ha menzionato il fatto che circa l´80% dei lavoratori rimasti senza lavoro dopo la chiusura dell´impresa Zh ha trovato un´occupazione, circa il 50% dei disoccupati della Würth è rientrato nel mondo del lavoro e, come è noto, per l´ex Memc di Sinigo è stata trovata una soluzione positiva che lascia ben sperare per il futuro. Il direttore Sinn ha ribadito che il settore edile registra i dati peggiori da 14 anni a questa parte con una crisi che colpisce più pesantemente le imprese industriali del settore e lascia qualche spiraglio per quelle che operano nel settore artigianale. La disoccupazione in questo settore colpisce ormai sia gli operai che gli impiegati. Nel settore turistico - alberghiero, a fronte di una certa saturazione complessiva, si registra un leggero aumento degli occupati a tempo determinato e parallelamente ad una riduzione dei contratti a tempo indeterminato. Un altro aspetto menzionato dal direttore della Ripartizione lavoro riguarda la sempre più massiccia presenza, in questo specifico settore, di lavoratori rumeni che hanno in parte scalzato i lavoratori provenienti da Ungheria e Slovacchia. Nel complesso il mercato del lavoro altoatesino registra un progressivo e sensibile invecchiamento, già oggi, infatti, circa un quarto degli occupati ha più di 50 anni, nel 2020 tale percentuale sarà probabilmente del 50%. Durante il semestre maggio - ottobre 2014 risultavano lavorare mediamente 46.229 lavoratori con 50 e più anni. Ciò corrisponde ad un aumento del +9,2% rispetto all´anno precedente, pari a +3.889 occupati. Complessivamente, al momento risulta che il 24,4% dei lavoratori dipendenti ha almeno 50 anni, +1,8 punti percentuali più dell´anno precedente e +6,6 punti più di cinque anni prima. Dunque non solo si confermano gli incrementi degli ultimi anni, ma anche il fatto che ogni anno gli incrementi aumentano di intensità e che sono sempre più dovuti a lavoratori con più di 55 anni. Il direttore dell´´Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, ha quindi preso in esame il lavoro giovanile, i contratti di apprendistato ed i contratti di lavoro precari. Durante il periodo maggio - ottobre 2014 hanno lavorato mediamente 33.758 giovani residenti con meno di 30 anni, -430 (-1,3%) rispetto all´anno precedente. Questo calo è da ricondurre sostanzialmente ad una minore partecipazione al mercato del lavoro da parte dei giovani residenti e non all´andamento demografico, visto il leggero aumento della popolazione residente di questa classe di età (+1,3%). Il calo occupazionale è stato più forte tra gli under 20 (-2,8%) rispetto ai 20-29-enni (-1,0%). Durante le vacanze estive di quest´anno (giugno - settembre) il numero di giovani sotto i 20 anni che ha fatto un´esperienza lavorativa è rimasto sui livelli dell´anno scorso. Quest´estate si è assistito ad un aumento dei tirocini del +13,9%, grazie ad una normativa meno severa. Le rimanenti forme occupazionali, come ad esempio i contratti di apprendistato ed i contratti estivi a tempo determinato, hanno invece registrato un calo: questo vale sia per l´occupazione strettamente estiva (-87; -8%) - ovvero quella iniziata e terminata al di fuori del periodo scolastico - sia per l´occupazione dipendente successiva al conseguimento di un titolo di studio (-79; -13%). Anche il lavoro a chiamata e i contratti a progetto risultano in flessione (-53; -22%). Complessivamente la percentuale di giovani con meno di 20 anni che fanno un´esperienza lavorativa durante i mesi estivi si è ridotta dal 37% di 5 anni fa all´attuale 33%. Il testo integrale del Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano relativo al semestre maggio - ottobre 2014 è disponibile all´indirizzo http://www.Provincia.bz.it/lavoro/servizi/pubblicazioni.asp.  
   
 

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