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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2014
 
   
  IN 4 ANNI IL DEBITO IN SARDEGNA SARÀ ABBATTUTO DA 1.400 A 630 MILIONI. E PER LE IMPRESE ARTIGIANE NUOVA OCCUPAZIONE COL BANDO DA 40 MILIONI

 
   
   Cagliari, 16 Dicembre 2014 - In quattro anni il debito pubblico della Sardegna scenderà di 770 milioni di euro, passando dall´attuale 1 miliardo e 400 milioni ai 630 milioni stimati al 31 dicembre del 2018 grazie all´accordo siglato a luglio a Roma che, fra le altre cose, consentirà di utilizzare 200 milioni all´anno di riserve erariali per abbattere il debito esclusivamente in Sardegna. Mutuo E Riserve Erariali - "Ecco perché le polemiche sul mutuo infrastrutture da 600 milioni non hanno senso - dice l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci chiudendo il congresso in cui la Cna, Confederazione Nazionale Artigianato, ha presentato il quinto rapporto congiunturale sulle imprese artigiane - Ci stiamo indebitando non per pagare spese correnti ma per fare investimenti, aprire cantieri, creare occupazione e far ripartire l´economia perché in un momento di recessione come questo l´economia può ripartire solo con un forte intervento pubblico di stampo keynesiano, che non servirà certo a "scavare buche" ma a recuperare il gap infrastrutturale che da sempre affligge la Sardegna". Il vicepresidente della Regione ricorda che "proprio grazie all´accordo di luglio sul pareggio di bilancio, quello che dal 2015 ci libererà dai vincoli del patto di stabilità, abbiamo portato a casa anche la partita delle riserve erariali, cioè 200 milioni di euro all´anno che potremo spendere per abbattere il debito pubblico solo della Sardegna. In pratica, Questo Rendera´ Pienamente Sostenibile Il Mutuo Per Investimenti che stiamo contraendo". Fiducia E Ottimismo - "Ci sono idee, forza e fiducia. C´è consapevolezza delle difficoltà odierne delle imprese ma anche ottimismo per il futuro che vogliamo trasmettere alle imprese, ed è una fiducia che nasce dal fatto che stiamo lavorando insieme. Ce la facciamo, certo non in 4 mesi o in un anno, ma ce la facciamo, ce la faremo senza ombra di dubbio". L´assessore Paci ribadisce che "stiamo facendo scommesse importanti, le stiamo facendo col piano degli investimenti, le stiamo facendo rilanciando l´economia con provvedimenti importanti come quello che rimette in gioco fondi europei del 2007-2013 ancora non spesi, 40 milioni di euro che vanno ai Comuni per fare piccoli interventi e questi lavori siamo certi che li faranno le nostre piccole imprese. È assurdo continuare a blindare i settori e parlare di manifatturiero, piccola industria, grande industria: esistono le attività economiche, perché se il turismo funziona, si porta dietro l´artigianato, le costruzioni, il settore dei trasporti, l´agroalimentare e se parte l´agroalimentare la stessa cosa, smettiamola con questi discorsi settoriali che non portano da nessuna parte". Le Novità Della Manovra 2015 - L´assessore Paci ricorda poi le principali novità del Bilancio 2015, prima di tutto la programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali, con l´obbligo di utilizzare prima quelli europei e solo dopo quelli regionali, e appunto la possibilità di spendere circa 800 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno grazie alla fuoriuscita dal patto di stabilità che consentirà alla Sardegna di spendere tutto quello che incassa. E poi la spending review del 4,4% su partecipate e agenzie perché "bisogna imparare a essere efficienti e spendere bene i soldi" e la semplificazione della burocrazia, la riorganizzazione del personale, il ridimensionamento di un apparato pubblico regionale sovradimensionato. "Ci sono ancora 600 milioni di euro della passata programmazione europea da spendere, e noi stiamo facendo di tutto per non perderli, riparando ai danni del passato. In un momento come questo è assurdo pensare di potersi permettere di restituire anche un solo euro all´Europa", conclude l´esponente della Giunta Pigliaru.  
   
 

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