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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2014
 
   
  UN PATTO PER IL FIUME BRENTA: AL VIA IL PROCESSO PARTECIPATO

 
   
  Venezia, 16 dicembre 2014 - È iniziato da Venezia, con un incontro tenutosi al Palazzo Grandi Stazioni della Regione, il percorso partecipato verso il Contratto di Fiume per il Brenta, strumento di programmazione negoziata di tipo volontario che, in attuazione delle direttive europee in materia di gestione integrata delle acque, consentirà di identificare, con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati, una strategia di azione per il governo sostenibile del sistema fluviale. La Regione Veneto, che già dal 2013 ha avviato un percorso di riconoscimento e promozione dei Contratti di Fiume come modello di governance territoriale integrata, riconosce l’importanza di promuovere un approccio che consideri apertamente e sinergicamente gli obiettivi gestionali della sicurezza idraulica, dell’assetto e uso del suolo, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, come si evince anche dal recente disposto introdotto nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. "Il Contratto di Fiume – ha detto l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato - è una occasione per individuare modalità condivise e integrate di traduzione delle politiche settoriali in azioni integrate nell’intera scala del bacino idrografico, favorendo al contempo lo sviluppo di idee, impegni, competenze e risorse attraverso la valorizzazione della sussidiarietà istituzionale e il coinvolgimento attivo dei soggetti locali interessati. Per questo favoriremo l’adesione di tutti gli attori territoriali interessati, dagli Enti locali ai Consorzi di Bonifica, dalle categorie economiche alle associazioni culturali e ambientaliste". L’iniziativa, avviata con il contributo finanziario della Regione Veneto, è stata promossa dal Co.ve.a.pe.di., il consorzio regionale che riunisce le associazioni concessionarie per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica delle acque interne da salmonidi. “Con questo progetto – ha sottolineato il presidente del Co.ve.a.pe.di. Rolando Lubian – proponiamo alla comunità del Brenta una occasione per condividere una visione unitaria del bacino idrografico, nell’ambito della quale comporre i diversi interessi in gioco e favorire l’implementazione di buone pratiche per la tutela del corso d’acqua e delle sue pertinenze”. I lavori entreranno nel vivo nei primi mesi del 2015 con una fase strutturata di analisi territoriale e ascolto degli attori interessati. Un Patto Per Il Fiume Brenta: Al Via Il Processo Partecipato Venezia, 16 dicembre 2014 - È iniziato da Venezia, con un incontro tenutosi al Palazzo Grandi Stazioni della Regione, il percorso partecipato verso il Contratto di Fiume per il Brenta, strumento di programmazione negoziata di tipo volontario che, in attuazione delle direttive europee in materia di gestione integrata delle acque, consentirà di identificare, con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati, una strategia di azione per il governo sostenibile del sistema fluviale. La Regione Veneto, che già dal 2013 ha avviato un percorso di riconoscimento e promozione dei Contratti di Fiume come modello di governance territoriale integrata, riconosce l’importanza di promuovere un approccio che consideri apertamente e sinergicamente gli obiettivi gestionali della sicurezza idraulica, dell’assetto e uso del suolo, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, come si evince anche dal recente disposto introdotto nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. "Il Contratto di Fiume – ha detto l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato - è una occasione per individuare modalità condivise e integrate di traduzione delle politiche settoriali in azioni integrate nell’intera scala del bacino idrografico, favorendo al contempo lo sviluppo di idee, impegni, competenze e risorse attraverso la valorizzazione della sussidiarietà istituzionale e il coinvolgimento attivo dei soggetti locali interessati. Per questo favoriremo l’adesione di tutti gli attori territoriali interessati, dagli Enti locali ai Consorzi di Bonifica, dalle categorie economiche alle associazioni culturali e ambientaliste". L’iniziativa, avviata con il contributo finanziario della Regione Veneto, è stata promossa dal Co.ve.a.pe.di., il consorzio regionale che riunisce le associazioni concessionarie per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica delle acque interne da salmonidi. “Con questo progetto – ha sottolineato il presidente del Co.ve.a.pe.di. Rolando Lubian – proponiamo alla comunità del Brenta una occasione per condividere una visione unitaria del bacino idrografico, nell’ambito della quale comporre i diversi interessi in gioco e favorire l’implementazione di buone pratiche per la tutela del corso d’acqua e delle sue pertinenze”. I lavori entreranno nel vivo nei primi mesi del 2015 con una fase strutturata di analisi territoriale e ascolto degli attori interessati.  
   
 

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