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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2015
 
   
  COMMISSIONE EUROPEA: DIMITRIS AVRAMOPOULOS COMMISSARIO DISCORSO ALLA RIUNIONE MINISTERIALE INTERNAZIONALE A PARIGI IL CHARLIE HEBDO, 11 GENNAIO 2015

 
   
  Parigi, 12 Gennaio 2015 - ERiunione ministeriale internazionale di ieri su Charlie Hebdo: Ringrazio il signor Cazeneuve per aver preso l´iniziativa di convocare qui oggi - in un contesto drammatico - i ministri europei e statunitensi domestica, e la loro controparte statunitense della Giustizia. Come individui e come cittadino europeo, sono, come tutti profondamente scioccato dall´uccisione che ha avuto luogo a Parigi il Mercoledì e due ostaggi che hanno seguito. Si tratta di atti intollerabili che ci riguardano tutti. Il mio pensiero va alle tante vittime innocenti di questi atti crudeli. Desidero inoltre esprimere la mia solidarietà e il mio sostegno alle famiglie delle vittime e la mia solidarietà con tutta la Francia. Io sono qui oggi è soprattutto per dimostrare la solidarietà dell´Europa verso la Francia. In questi tempi tragici, l´Europa deve essere unita per difendere i suoi valori e le libertà - tra cui la libertà di espressione e di stampa - contro chi rifiuta il nostro modo di vita, di fronte a quelli che odiano la democrazia. Non dobbiamo dimenticare che l´apertura al dialogo, il pensiero critico e la tolleranza sono caratteristici delle nostre società, e sono ideali che dobbiamo sempre difendere. Il tempo non è stigma, ma il rally. E questo spirito di solidarietà, la raccolta si rivela sempre più forte, con dimostrazioni per le strade di Parigi e città europee. Sì, oggi siamo tutti Charlie. Ci siamo incontrati a Parigi per prendere in considerazione una risposta unita e forte a questa sfida comune ci rivolgiamo gli autori di questi atti atroci. Questa sfida può essere risolto solo congiuntamente all´interno dell´Unione europea e al di là, con i nostri alleati internazionali. Come dimostrato da questo attacco, il livello della minaccia terroristica per l´Unione europea è purtroppo reale e crescente. Come parte della strategia europea in materia di sicurezza interna, la Commissione europea è risolutamente a fianco degli Stati membri a sostenere e coordinare i loro sforzi. La Commissione europea ha sviluppato capacità e sistemi comuni. Promuoviamo la cooperazione pratica e operativa tra gli attori in prima linea e il sostegno finanziario agli Stati membri nei loro sforzi per contrastare il terrorismo. Come ha detto il presidente Juncker, questo è il momento di silenzio e di riflessione. Le nostre azioni saranno guidate da riflessione, non dalla paura. Dopo questi eventi, dobbiamo analizzare la situazione e trarre conclusioni sulla possibile azione a livello comunitario. Dopo il nostro incontro di oggi, e insieme a tutti i ministri degli Interni dell´Unione europea, avremo l´occasione di discuterne in una riunione del Consiglio a Riga il 29 gennaio. La cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri sarà certamente parole chiave. Dovremo esaminare se sia necessario e come migliorare l´accesso, lo scambio e l´uso di informazioni pertinenti con l´obiettivo di una migliore tutela dei diritti e delle libertà. Abbiamo un certo numero di opzioni pratiche per migliorare l´azione dell´Unione e dei suoi Stati membri. Dobbiamo continuare i nostri sforzi, in cooperazione con gli Stati membri, le altre istituzioni europee e le altre parti interessate a: Rafforzare la prevenzione della radicalizzazione; Migliorare gli strumenti delutte contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; Meglio rilevare e rispondere meglio alle minacce; In parallelo, istituire un sistema europeo per il trasferimento dei dati dei passeggeri. Si tratta di un processo lungo avanti. E ´soprattutto un lavoro che deve essere fatto nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. La Commissione europea è pronta ad affrontare queste sfide insieme con la Francia e tutti gli altri partner europei e interlocutori. Dobbiamo tutti agire insieme per far capire ai nostri amici e nemici che l´Europa può garantire la sicurezza dei suoi cittadini, senza compromettere i valori e l´identità. Charlie non è morto. L´europa è Charlie. Tutto questa violenza atroce, i terroristi non vincerà sulla libertà e la democrazia.  
   
 

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