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Notiziario Marketpress di Lunedě 12 Gennaio 2015
 
   
  MAGGIORE PROTEZIONE PER LE VITTIME DI VIOLENZA IN TUTTA LĄŻUE

 
   
  Bruxelles, 12 gennaio 2015 - A partire dalla scorsa domenica le vittime di violenza, in particolare quelle che hanno subito violenze domestiche o stalking, potranno contare su una maggiore protezione in tutti gli Stati membri dellĄŻUe. Grazie alle nuove norme, gli ordini di restrizione, protezione e allontanamento emessi in uno Stato membro saranno riconosciuti in tutta lĄŻUe in modo rapido e semplice mediante una semplice certificazione. Ą°Le vittime di violenza ora potranno far valere i propri diritti anche al di fuori del loro paese, ovunque vadano in EuropaĄą, ha dichiarato V¨§ra Jourov¨˘, Commissaria Ue per la Giustizia, i consumatori e la parit¨¤ di genere. Ą°Secondo le stime, una donna su tre ha subito violenze almeno una volta nella vita.Ąą I cittadini che hanno subito abusi domestici potranno ora viaggiare in sicurezza al di fuori del proprio paese di origine semplicemente trasferendo lĄŻordine di protezione che li tutela dal loro aggressore. In passato le vittime dovevano passare attraverso procedure complesse per estendere gli effetti di una misura di protezione nazionale agli altri Stati membri dellĄŻUe ed erano costrette ad avviare una procedura diversa per la certificazione in ciascun paese. Gli ordini di protezione potranno ora essere riconosciuti facilmente in qualsiasi Stato membro dellĄŻUe, il che consentir¨¤ alle vittime di violenza di spostarsi senza dover ricorrere a procedure gravose. Ą°La nuova procedura garantir¨¤ alle vittime di violenza, siano esse donne o uomini, la protezione che meritano per andare avanti con la propria vita. Potranno scegliere di vivere in un altro Stato membro dellĄŻUe o di andare in vacanza senza temere per la propria sicurezzaĄą, ha aggiunto V¨§ra Jourov¨˘. Il nuovo meccanismo consta di due strumenti distinti: il regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile e la direttiva sullĄŻordine di protezione europeo. Insieme, i due strumenti garantiranno il riconoscimento in qualsiasi Stato membro dellĄŻUe degli ordini di protezione emessi per tutelare le vittime di violenza. I meccanismi rispecchiano le differenze che caratterizzano le misure di protezione nazionali degli Stati membri, che possono essere di natura civile, penale o amministrativa. LĄŻinsieme delle norme garantir¨¤ la libera circolazione delle tipologie di misure di protezione pi¨´ comuni nellĄŻUe. Pi¨´ sostegno alle vittime La necessit¨¤ di assicurare assistenza e protezione alle vittime ¨¨ ribadita da una relazione pubblicata oggi dallĄŻAgenzia dellĄŻUnione europea per i diritti fondamentali (Fra), le cui conclusioni sottolineano il bisogno di servizi di sostegno pi¨´ mirati. Nonostante i passi avanti, in molti Stati membri tali servizi devono essere ulteriormente migliorati. Assicurare alle vittime lĄŻaccesso a servizi di sostegno mirati (compresi il sostegno e la consulenza per i traumi subiti), rimuovere gli ostacoli burocratici per lĄŻaccesso al patrocinio gratuito e fare in modo che le persone siano informate circa i loro diritti e i servizi disponibili sono alcune delle proposte concrete di miglioramento. La Commissione europea ¨¨ impegnata a migliorare i diritti dei 75 milioni di persone che ogni anno sono vittime di reato. Entro il 16 novembre 2015 diventer¨¤ vincolante per gli Stati membri una direttiva Ue, entrata in vigore nel 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, sostegno e protezione per le vittime ovunque si trovino nellĄŻUnione (Ip/12/1066). Misure quali lĄŻordine di protezione europeo, che si applicher¨¤ a partire da domenica, e la garanzia di diritti minimi per le vittime attestano lĄŻimpegno della Commissione europea a rafforzare i diritti delle vittime di reato, quale che sia il loro paese di origine e indipendentemente dallo Stato membro in cui ¨¨ stato commesso il reato. Contesto La direttiva sullĄŻordine di protezione europeo, adottata nel dicembre 2011, ¨¨ stata integrata dal regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile, che ha ricevuto lĄŻappoggio del Parlamento europeo nel maggio 2013 (Memo/13/449) e dei ministri della Giustizia in sede di Consiglio nel giugno 2013 (Ip/13/510). Entrambi gli strumenti entreranno in vigore lĄŻ11 gennaio 2015. In linea con il trattato di Lisbona, la Danimarca non vi parteciper¨¤. Al fine di rafforzare le misure nazionali ed europee in materia di diritti delle vittime, il 18 maggio 2011 la Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure (Ip/11/585) volte a garantire in tutta lĄŻUnione europea un livello minimo di tutela dei diritti, di sostegno e di protezione per le vittime. Il pacchetto comprende la direttiva sui diritti delle vittime, il regolamento sul riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile e una comunicazione che illustra le azioni attuali e future in relazione alle vittime. Per ulteriori informazioni Relazione dellĄŻAgenzia dellĄŻUnione europea per i diritti fondamentali: https://fra.Europa.eu/en/publication/2015/victims-crime-eu-support  Europa ¨C diritti delle vittime: http://ec.Europa.eu/justice/criminal/victims/rights/index_en.htm  Scheda informativa - Ą°Iniziative della Commissione europea per combattere la violenza contro le donneĄą: http://ec.Europa.eu/justice/gender-equality/files/documents/140303_factsheet_vaw_en.pdf  Scheda informativa - Sondaggio sulla violenza contro le donne condotto in tutta lĄŻUe dallĄŻAgenzia dellĄŻUnione europea per i diritti fondamentali (Fra), marzo 2014: http://fra.Europa.eu/en/publication/2014/vaw-survey-results-factsheet  Sito web di V¨§ra Jourov¨˘, Commissaria Ue per la Giustizia, i consumatori e la parit¨¤ di genere: http://ec.Europa.eu/commission/2014-2019/jourova_en  Twittare con @Verajourova La Dg Giustizia su Twitter: @Eu_justice    
   
 

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