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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2015
 
   
  SOCIALE: I PROGETTI DELLA REGIONE LAZIO PER NON LASCIARE SOLE LE PERSONE

 
   
  Roma, 12 gennaio 2014 - Al via i nuovi progetti della Regione per sostenere le famiglie, chi si trova in difficoltà e chi ha bisogno. Sono state presentate 5 azioni fondamentali: dagli asili nido alle case famiglia per disabili passando per i ragazzi ed il terzo settore. Ecco gli interventi che sta portando avanti la Regione: La rete dei centri per la famiglia. Luoghi di aggregazione con tanti servizi a disposizione per i nuclei familiari e strutture di supporto ai servizi sociali dei Comuni e dei Distretti socio-assistenziali. Ogni Centro potrà ospitare una equipe multiprofessionale composta da varie figure: l’assistente sociale, lo psicologo, l’educatore professionale. La Regione ne aprirà 6, uno a Roma e uno in ogni provincia. La Regione finanzia questo progetto con 800mila euro che serviranno per la prima fase e per il primo anno di funzionamento della rete. Ecco alcuni dei servizi e delle competenze dei centri per la famiglia: accoglienza, informazioni, orientamento ai diritti e ai servizi, sportello di mediazione linguistica e culturale per l’accesso ai servizi e ai diritti per le famiglie migranti, mediazione familiare, supporto alla genitorialità, attività di prevenzione al disagio educativo come home visiting, progetti di doposcuola e gruppi di auto mutuo aiuto. E ancora, polo affido: supporto ai distretti per le attività di informazione, sensibilizzazione, monitoraggio, valutazione e reclutamento delle famiglie risorsa, incubatore per associazionismo familiare, raccordo con i consultori per le prese in carico integrate, punti di riferimento territoriali per le adozioni internazionali. I progetti per il terzo settore. Anche qui diversi servizi: attività integrative di case famiglia, centri diurni, accoglienza minori, progetti per mamme sole con bambini, per papà separati, supporto alla genitorialità e mediazione familiare. Mettiamo a disposizione 1,3 milioni di euro, il bando finanzierà 40-45 progetti da 30mila euro in media. L’integrazione socio-educativa dei ragazzi. La Regione sostiene i ragazzi che vengono da famiglie disagiate: l’obiettivo è garantire a chiunque l’opportunità di fare attività sportive, di musica, danza e arti espressive. Anche in questo caso la Regione investe 1,3 milioni di euro. In particolare con queste risorse saranno messi a disposizione 4.300 voucher da 300 euro all’anno per bambino/ragazzo. I voucher saranno destinati alle famiglie a basso reddito attraverso i Distretti e grazie a convenzioni tra Comuni e associazioni sportive, scuole di musica e centri danza, per ottimizzare le risorse. Le case famiglia per disabili. La Regione sostiene e amplia la rete delle case famiglia per ragazzi disabili con un investimento complessivo di 6,2 milioni di euro, 3,4 milioni per le 12 case esistenti e 2,8 milioni per l’apertura di nuove strutture o l’ampliamento dei posti di quelle già operative. Il piano per gli asili nido. La Regione stanzia un investimento senza precedenti per ampliare la rete degli asili nido pubblici e convenzionati, migliorare la qualità dei servizi esistenti, sostenere l’accesso al lavoro delle donne con figli e contrastare la crisi demografica. Grazie a questo progetto si creeranno 650 nuovi posti tramite un bando rivolto ai Comuni, e di quasi 10mila attraverso l’impiego dei fondi europei. La Regione investe in tutto 54,5 milioni di euro, 4,5 milioni subito, 50 milioni attraverso i fondi strutturali europei per gli asili nido. La nuova legge regionale sui servizi socio-educativi per l’infanzia. L’ampliamento e il potenziamento della rete dei nidi sarà sostenuto anche dalla nuova legge con cui la Regione sostituisce quella che li regola oggi, che risale al 1980 e non è più capace di rispondere ai bisogni e alle esigenze delle famiglie in un contesto sociale e occupazionale completamente cambiato. "Abbiamo voluto iniziare quest´anno dando un segnale di ciò che vogliamo fare: pensare di più a chi ha più bisogno, e non c´è dubbio che tanti nuclei famigliari in questo momento soffrono più di altri la morsa della crisi – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è uno sforzo figlio di un confronto anche in Consiglio regionale con il contributo dell´opposizione e ci sembrava giusto aprire quest´anno politico sottolineando che ci occupiamo di chi ha più bisogno". "Abbiamo proposto cinque azioni che vanno nell´ottica della nostra riforma del welfare in senso comunitario dove la famiglia e la persona sono al centro – lo ha detto Rita Visini, assessore Politiche sociali e Sport, che ha aggiunto: la riforma che sto per portare in Aula mette al centro la persona in quanto tale, inserita nel nucleo familiare, e la famiglia a sua volta inserita nella comunità sociale e civile. Vogliamo essere vicini a tutti – ha detto ancora Visini soprattutto a chi soffre maggiormente questo periodo di grandi difficoltà".  
   
 

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