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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Gennaio 2015
 
   
  FEMMINICIDIO. REGIONE PUGLIA PARTE CIVILE NEL PROCESSO. VENDOLA"PRIMO PASSO IMPORTANTE"

 
   
  Bari, 14 gennaio 2015 - “Siamo molto soddisfatti per la decisione della Corte d’Assise di Bari che ha accolto la richiesta presentata dalla Regione Puglia. È un primo passo importante nella responsabilizzazione di ciascuno riguardo la lotta contro la violenza sulle donne”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commenta la decisione della Corte d’Assise di Bari di accogliere la richiesta di costituzione di parte civile avanzata, per la prima volta, dalla Regione nel processo per femminicidio istruito a Bari, relativo alla morte della ventinovenne italo-brasiliana Bruna Bovino uccisa il 12 Dicembre del 2013 a Mola di Bari. La possibilità di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio è prevista dalla recente Legge Regionale n. 29 approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso luglio e fa parte della più ampia strategia regionale di prevenzione e contrasto della violenza di genere. “Le donne in Italia – ha continuato Vendola – continuano ad essere uccise, stuprate e molestate. Il bilancio di questi reati, nell’anno appena concluso, è davvero drammatico. Siamo persuasi dal fatto che non sia possibile cambiare questa cupa realtà, se non ci adoperiamo tutti per un profondo e radicale mutamento delle relazioni uomo-donna e del ruolo della donna in ogni ambito della quotidianità”. “Per parte nostra – ha concluso Vendola – noi continueremo su questa strada, per aiutare in modo concreto tutte le donne, per tutelare la loro libertà e i loro diritti”. Femminicidio. Regione puglia parte civile nel processo. Vendola"primo passo importante" Bari, 14 gennaio 2015 - “Siamo molto soddisfatti per la decisione della Corte d’Assise di Bari che ha accolto la richiesta presentata dalla Regione Puglia. È un primo passo importante nella responsabilizzazione di ciascuno riguardo la lotta contro la violenza sulle donne”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commenta la decisione della Corte d’Assise di Bari di accogliere la richiesta di costituzione di parte civile avanzata, per la prima volta, dalla Regione nel processo per femminicidio istruito a Bari, relativo alla morte della ventinovenne italo-brasiliana Bruna Bovino uccisa il 12 Dicembre del 2013 a Mola di Bari. La possibilità di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio è prevista dalla recente Legge Regionale n. 29 approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso luglio e fa parte della più ampia strategia regionale di prevenzione e contrasto della violenza di genere. “Le donne in Italia – ha continuato Vendola – continuano ad essere uccise, stuprate e molestate. Il bilancio di questi reati, nell’anno appena concluso, è davvero drammatico. Siamo persuasi dal fatto che non sia possibile cambiare questa cupa realtà, se non ci adoperiamo tutti per un profondo e radicale mutamento delle relazioni uomo-donna e del ruolo della donna in ogni ambito della quotidianità”. “Per parte nostra – ha concluso Vendola – noi continueremo su questa strada, per aiutare in modo concreto tutte le donne, per tutelare la loro libertà e i loro diritti”.  
   
 

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