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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Gennaio 2015
 
   
  AMBIENTE: ASSESSORE ABURZZO IERI A ROMA PER LA MARINE STRATEGY

 
   
  L´aquila, 14 gennaio 2015 - L´assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, ha partecipato ieri ad un tavolo di lavoro presso il Ministero dell´Ambiente, su convocazione del Sottosegretario Silvia Velo, per avviare con le Regioni un percorso di coordinamento e gestione delle coste sul fenomeno dell´erosione marina. Tre i punti programmatici di lavoro nei prossimi 12 mesi, nell´ambito della linea guida del Ministero, quello di dare vita ad un unico progetto a tutela di due linee costiere, adriatica e Tirrenica. In particolare, tra gli obiettivi programmatici ministeriali uno stato dell´arte di ogni regione per avere un quadro esaustivo della situazione costiera, una ricognizione del quadro normativo esistente e, soprattutto, delle conoscenze tecniche e scientifiche al fine di una definizione di quelle che saranno le linee guida su difesa della costa. Esiste la disponibilità, da parte del Ministero, a eventuali interventi normativi ad hoc che permettano la fattibilità del progetto, con eventuale redazione di un piano nazionale strategico di tutela della costa. Apprezzato il contributo dell´assessore, che a Lima, lo scorso dicembre, alla Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, ha rappresentato istituzionalmente lo Stato italiano: "La Regione - è intervenuto Mazzocca - ha attivato le procedure per la redazione del Piano di adattamento sui cambiamenti climatici (Pac) regionale, la cui bozza sarà pronta entro il primo semestre dell´anno; uno strumento indispensabile sia quale ottemperenza a un obbligo normativo comunitario e sia per gli innegabili riflessi che lo stesso potrà avere sul tema del dissesto idrogeologico abruzzese". Mazzocca, infine, ha sottolineato l´atteggiamento dicotomico di questo Governo centrale che "da un lato istituisce, dopo anni di futili discussioni, il Parco nazionale della Costa teatina e, dall´altro, sostiene il ´fronte delle trivelle´ in Adriatico, tanto che i perimetri di alcuni permessi di ricerca interferiscono con quello della detta area marina protetta".  
   
 

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