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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Gennaio 2015
 
   
  REGIO INSUBRICA, MARONI: REALTÀ UTILE CHE DEVE PROSEGUIRE

 
   
  Mezzana Balerna/ch, 20 gennaio 2015 - "La Regio Insubrica è un modello di successo, che nel corso degli anni ha contribuito a rafforzare l´identità di appartenenza a un territorio omogeneo, superando i confini geografici e nazionali per aggregare sulla base di interessi, culture e lingue comuni e riuscendo a trovare soluzioni comuni a problemi comuni. Regione Lombardia vuole continuare a mantenere viva la sua azione ed è pronta a impegnarsi in questa direzione". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Mezzana Balerna (Ch), durante la cerimonia per il ventennale della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, nata esattamente 20 anni fa, il 19 gennaio 1995, a Varese, per volere dei rappresentanti della Repubblica del Canton Ticino e delle Province di Como, Varese, Novara (per conto della costituenda Provincia di Verbano Cussio Ossola), ai quali poi si è aggiunta, nel 2007, la Provincia di Lecco. Cambiamenti Istituzionali - Nel suo intervento il presidente lombardo ha ricordato i cambiamenti istituzionali in atto in Italia, fra riforma costituzionale in itinere e applicazione della Legge Delrio, che "sta mettendo in difficoltà le Province, ossia le principali protagoniste della Regio Insubrica, prevedendone la progressiva cancellazione e riducendone da subito le risorse". "Una situazione - ha sottolineato - che, per colpa dei tagli, rende pressoché impossibile alle Province continuare a contribuire economicamente al lavoro della Regio". Sostegno Concreto - "Noi crediamo in questa istituzione - ha affermato Maroni - e siamo pronti a sostituirci alle Province di Varese, Como e Lecco per quanto riguarda il loro contributo finanziario alla Regio Insubrica". "Questa - ha ribadito - è una realtà importante e soprattutto utile per i nostri territori, per questo voglio che prosegua il suo lavoro per altri venti e più anni". Accordo Fiscale - "L´accordo fiscale italo-svizzero – ha detto ancora il presidente - per ora è stato solo annunciato. Io ho già parlato con il ministro italiano dell´Economia Padoan e con il negoziatore Ceriani: entrambi mi hanno dato garanzie su alcune questioni importanti, come la tassazione per i lavoratori transfrontalieri e, soprattutto, sui ristorni ai Comuni. È vero che il sistema dei ristorni verrà meno con il nuovo accordo, ma il Governo italiano si è impegnato a garantire ai Comuni di frontiera lo stesso importo. Se sarà così, penso sarà un accordo positivo". Cambio Tra Franco Ed Euro – Commentando la decisione della Banca nazionale svizzera di revocare la soglia minima di cambio fra Franco ed Euro, Maroni ha affermato che "è una decisione che ha sorpreso tutti, ma penso sia stata presa nell´interesse della Svizzera e delle sue imprese. Non dobbiamo recriminare, ma prendere atto. Questa scelta, inoltre, può contribuire anche da noi ad alimentare il dibattito sull´utilità o meno di mantenere l´Euro, con i limiti che questa moneta ha per le economie come quella italiana".  
   
 

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