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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Gennaio 2015
 
   
  VERTENZA ENTRATE, LA GIUNTA DELLA SARDEGNA SI PREPARA A SPENDERE I PRIMI 300 MILIONI DEGLI ARRETRATI PAGATI DAL GOVERNO. GLI ASSESSORATI INDICANO LE PRIORITÀ

 
   
  Cagliari, 21 Gennaio 2015 - La Giunta Pigliaru si prepara a spendere i 300 milioni di euro incassati venerdì scorso dallo Stato come acconto degli arretrati 2010-2014 nella vertenza entrate: entro lunedì della prossima settimana tutti gli assessorati dovranno rendicontare all´assessorato della Programmazione l´importo dei propri residui passivi, ovvero le promesse di pagamento mai onorate, individuando al tempo stesso le priorità sulle quali intervenire immediatamente. Una volta raccolte le singole relazioni, l´assessore Paci le riporterà in Giunta per aprire la discussione politica che porterà in tempi rapidi alla individuazione finale e definitiva degli stanziamenti. L´ha deciso l´esecutivo approvando la delibera con gli atti di indirizzo applicativo dell´esercizio provvisorio di bilancio per i primi due mesi del 2015. I 300 milioni arrivati da Roma, i primi che la Sardegna riesce a incassare dall´apertura della vertenza nel 2010, sono tutti soldi immediatamente spendibili. E a questi seguiranno a stretto giro 318 milioni di euro di fondi europei Fesr e Fse, soldi già spesi e che dunque una volta restituiti dall´Europa saranno immediatamente nella disponibilità delle casse regionali, e altri 330 milioni di arretrati dovuti dallo Stato, cifra che non è sotto contenzioso dunque sarà erogata a breve. Si arriva così a quasi un miliardo di euro, soldi non finalizzati quindi senza vincolo di spesa, ovvero gran parte dei residui passivi della Sardegna. "Stiamo correndo senza perdere neanche un minuto perché vogliamo dare subito risposte a tutti coloro che da tanto tempo aspettano i pagamenti dovuti e sollievo alle categorie più bisognose - spiega l´assessore Paci - Questo significa che quei 300 milioni ci sono e sono disponibili da subito, soldi già fuori dal vincolo del patto di stabilità e che utilizzeremo per il sociale, per la cultura, per l´ambiente, per il lavoro, per le borse di studio universitarie e in generale per l´istruzione, solo per citare alcuni esempi. E non è finita, perché con i circa 650 milioni che arriveranno nelle prossime settimane fra fondi europei e nazionali riusciremo a ridurre notevolmente i residui passivi. Questi - conclude il vicepresidente della Regione - sono fatti, sono risposte concrete alle richieste della società sarda".  
   
 

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