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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Gennaio 2015
 
   
  AUMENTARE LA RESITENZA DELLE COSTE ALLE TEMPESTE E LE INONDAZIONI RICERCATORI FINANZIATI DALL’UE STANNO SVILUPPANDO UN KIT DI STRUMENTI ONLINE PER AIUTARE DIFFERENTI REGIONI COSTIERE A PREVEDERE LE INONDAZIONI E LE TEMPESTE, E A PREPARARSI A QUESTI EVENTI.

 
   
   Le tempeste costiere, gli innalzamenti del livello del mare e le inondazioni rappresentano una minaccia fisica ed economica molto reale che deve essere affrontata nell’Ue. In quest’ottica, il progetto Risc-kit, finanziato dal 7°Pq, si è posto come principali obbiettivi di prevedere in modo accurato le tempeste costiere e di ottimizzare le misure necessarie a prevenire i disastri. Ora, allo scopo di divulgare quanto più possibile il messaggio, sono state rese disponibili nuove versioni più brevi di un documento di sintesi relativo al Risc-kit in bulgaro, francese, spagnolo, svedese, olandese e tedesco, oltre all’inglese. Questi documenti delineano quanto sia importante sviluppare delle strategie di riduzione del rischio di disastri come strumenti per aumentare la capacità di recupero delle coste. Essi contengono informazioni su scala nazionale e locale e forniscono degli esempi concreti di aree costiere dove le scoperte del progetto sono ora in fase di applicazione. I documenti dovrebbero portare dei reali benefici ad agenzie che si occupano di previsioni meteo e di protezione civile, amministratori delle aree costiere, governi locali, membri della comunità, Ong, pubblico e scienziati. Un terzo della popolazione dell’Ue vive a meno di 50 km dalla costa, dove si stima venga generato il 30 % del Pil (prodotto interno lordo) dell’Ue. Si stima che il valore economico delle sole aree costiere entro i 500 metri di distanza dai mari europei si attesti tra i 500 e i 1 000 miliardi di euro. Infatti, il costo dell’inazione di fronte a tempeste costiere, aumenti del livello del mare e inondazioni è stato stimato in 6 miliardi di euro entro il 2020, una cifra che è significativamente più alta del costo annuale delle misure precauzionali e di adattamento. Al contrario, adottando dei provvedimenti si potrebbero creare fino a 4,2 miliardi di euro di benefici netti. Ed è qui che entra in scena il progetto Risc-kit, destinato a concludersi nel 2017, il quale fornirà un kit di attrezzi open-source e ad accesso libero che include metodi e approcci di gestione per ridurre il rischio e aumentare la capacità di recupero relativi a eventi meteorologici ad alto impatto nelle regioni costiere. Questo kit comprenderà lo strumento Craf (Coastal Risk Assessment Framework), capace di valutare velocemente su scala regionale le principali aree di rischio presenti e future dovute a molteplici pericoli sulle coste, oltre a una banca dati del rischio costiero di dati socioeconomici e naturali attuali e del passato. Insieme, questi prodotti aiuteranno a potenziare le capacità di previsione, predizione e allarme anticipato, a migliorare la valutazione del rischio costiero a lungo termine e a ottimizzare la miscela di misure di prevenzione, attenuazione e prontezza. Il progetto si sta inoltre concentrando sulla componente sociale del cambiamento climatico nelle zone costiere valutando i diversi modi in cui le comunità percepiscono e reagiscono agli eventi pericolosi. Per questo obbiettivo, Risc-kit ha sviluppato un report che raccoglie dati socioeconomici, culturali e fisici provenienti da dieci siti costieri europei oggetti di studio e un sito in Bangladesh. Le scoperte iniziali sottolineano l’influenza delle diversità socioeconomiche, culturali e politiche sui provvedimenti adottati per ridurre il rischio e prevenire i disastri. Riuscendo a ottenere una migliore comprensione di questa diversità, Risc-kit sarà in grado di migliorare il successo della gestione del pericolo e di aumentare la capacità di recupero legata al rischio nelle zone costiere lavorando in più stretta collaborazione con gli utenti finali e i portatori di interesse locali. Per ulteriori informazioni, visitare: Risc-kit http://www.Risckit.eu/np4/home.html    
   
 

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