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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Gennaio 2015
 
   
  PRESENTATO IL FUTURO DELL’OSPEDALE DI BOVOLONE (VR).

 
   
   Venezia, 27 gennaio 2015 -L’ospedale di Bovolone, in provincia di Verona, ha un futuro significativo, caratterizzato da investimenti e dalla realizzazione e potenziamento di una serie di servizi utili alla popolazione locale. E’ quanto emerso oggi all’Ospedale “San Biagio”, dove l’Assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, ha presentato i numerosi interventi previsti e finanziati per rendere la struttura rispondente alle previsioni delle schede ospedaliere del nuovo Piano Sociosanitario, che la definiscono a indirizzo riabilitativo. Erano presenti tra gli altri Paolo Marconcini, Sindaco di Cerea e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 21, Emilietto Mirandola, Sindaco di Bovolone, Elisa De Berti, Sindaco di Isola Rizza, Mirko Corrà, Sindaco di Salizzole, Moreno Boninsegna, Sindaco di Ronco all’Adige, e il Direttore Amministrativo dell’Ulss 21, Gabriele Gatti. “Qui – ha detto Coletto – verranno investiti 1 milione 850 mila euro, un milione della Regione per l’adeguamento della riabilitazione e 850 mila euro della Casa di Riposo San Biagio che gestirà i posti letto dedicati agli anziani non autosufficienti. E’ una promessa mantenuta – ha tenuto a sottolineare Coletto – e una risposta concreta a chi strumentalmente paventava chissà quali disastri per questo Ospedale. Nasce infatti una struttura organizzata in maniera moderna, con servizi sanitari, posti letto di Ospedale di Comunità, attenzione ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie”. La nuova organizzazione complessiva dell’Ospedale di Bovolone prevede i servizi al piano interrato; ingresso, ambulatori, Cup e bar al piano terra; 24 posti letto per anziani non autosufficienti e 20 di Ospedale di Comunità al primo piano; 35 posti di riabilitazione e 18 di lungodegenza al secondo piano; palestra e ambulatori per la riabilitazione al terzo piano; i servizi di day surgery al quarto piano. “97 posti letto – conclude Coletto – ma soprattutto cure e assistenza di qualità interamente dedicate al territorio. Non mi sembra poco per un Ospedale che molti, troppi, davano per finito”.  
   
 

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