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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Gennaio 2015 |
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C&C. ASSESSORE VENETO INCONTRA MINISTRO GALLETTI: OCCORRE LA BONIFICA DELL’AREA
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Venezia, 27 gennaio 2015 - Per le operazioni di rimozione e smaltimento dei rifiuti giacenti presso lo stabilimento C&c in abbandono, a Pernumia (Padova), la Regione ha assegnato al comune un contributo di 1,5 milioni di euro ma per dare priorità alla bonifica e al ripristino ambientale dell’intera area interessata occorre ora un apposito Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che garantisca la completa copertura ai costi. E’ quanto è tornato a chiedere l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte al ministro Gian Luca Galletti nell’incontro che si è svolto ieri a Pernumia dove si trova un deposito abusivo di circa 52.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi stoccati presso nell’ex stabilimento della società C&c. L’impianto venne chiuso, a seguito di indagini che ne accertarono una gestione illecita, e il legale rappresentante della società uscì dal processo con un patteggiamento lasciando sul territorio il problema dello smaltimento dei rifiuti, della bonifica e del ripristino ambientale del sito. Il costo ad oggi stimato per l’allontanamento dei rifiuti stoccati varia tra i 9 e i 12 milioni di euro. Conte ha ricordato che nel tempo, per gli interventi connessi con il sito ex C&c di Pernumia, con precedenti provvedimenti del Consiglio e della Giunta regionale, sono stati concessi al Comune 700.000 euro in particolare per l’esecuzione del piano della caratterizzazione e degli interventi di messa in sicurezza di emergenza dell’area. Interventi in gran parte eseguiti, che hanno riguardato soprattutto la messa in sicurezza dell’area che presentava notevoli rischi per la tenuta statica della struttura. Nel 2009 la giunta regionale ha provveduto ad inserire l’area in questione nell’elenco dei siti da bonificare definiti di “interesse regionale” e lo scorso dicembre, stante l’aggravarsi del rischio ambientale che la permanenza del deposito abusivo comporta sia per il territorio che per l’intera collettività, ha stanziato 1.500.000 di euro prospettando un accordo di programma con il Ministero per la necessità di un intervento di bonifica ambientale non più procrastinabile. Con il ministro Conte ha parlato anche di reati ambientali, per contrastare i quali si sente la necessità non solo di un inasprimento ma soprattutto che ci sia certezza delle pene. Un forte deterrente – ha detto Conte – potrebbe venire anche dall’assoggettare i responsabili al pagamento delle spese che devono essere sostenute per la bonifica o il ripristino dei danni ambientali provocati. |
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